1. Fado, saudade e la posseduta di Lisbona.


    Data: 24/06/2019, Categorie: interviste, Autore: Tibet

    ... stende accanto a me, a contatto fisico, sento e vedo lei che lo scopa come ha scopato me. Vorrei riprendermi abbastanza da alzarmi, mettermi dietro di lei e prenderla nel culo, possederla io stavolta mentre lei è impalata su G. ma desisto, sono esausto, senza forze. Mi accontento di inalare ad occhi chiusi l'odore del sesso. E sentire il rumore del coito. C'è solo un poi a questa storia. Lei che prende i nostri soldi. G. è soddisfatto, mentre io ho ancora una domanda nella mente. Il perché del sogno. Di come faccia lei a saperlo. Chiedo e risponde semplicemente... -Non lo so... io non so nulla... Torniamo nel mondo notturno del Bairro Alto. Ci fermiamo a mangiare pasteis de bacalhau appena fritte, riprendiamo a bere. Nessuno vuole dormire in una notte come questa o almeno non noi. Assistiamo al sorgere del sole stando su una panchina sul bordo del Tajo... poi andiamo a dormire in quella cosa orribile che G. chiama casa sua. Il sogno? Si sa come sono i sogni, mica vengono e fanno come desideri tu. A volte c'è qualcosa di inerente a un fatto reale, a volte sono pura fantasticheria senza logica. Ripensando però ad un mio lontano passato... ricordo un vissuto particolare. Non credo centri, è un'altra storia. Tibet.
«1234»