1. Il bello addormentato nel bosco - 2


    Data: 25/06/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: adad

    ... sguardo da quel culetto liscio e carnoso, e al diavolo se era quello di un ragazzo: era così seducente… così invogliante… Il giovane era turbato, confuso, eccitato come non mai. Si sentiva la bocca asciutta e l’uccello in fiamme.
    
    “Sarà meglio che mi faccio una sega, - si disse – prima che…”
    
    Si portò la mano all’inguine e si accorse che il cazzo era gli già uscito mezzo fuori dallo sbrego della calzamaglia: se lo afferrò e cominciò freneticamente a segarsi, sempre fissando il bel culetto dormiente.
    
    Poi, nel momento stesso in cui il piacere cominciava a prendere il sopravvento, non capì più niente: si piegò su Carlino, gli aprì le natiche e gli poggiò sul buchetto vergine l’uccello sbavato.
    
    Diede un colpo e si spinse dentro per più della metà, facendosi strada oltre lo sfintere come in un panetto di burro. Con un altro colpo, arrivò alla meta e si ritrovò l’uccello interamente avvolto dalla morbida, calda membrana; allora cominciò a fotterlo di brutto.
    
    Per un istante, l’assenza di reazioni gli diede come la sensazione di compiere un sacrilegio; ma fu questione di un attimo: il piacere, l’istinto animalesco del maschio predatore ripresero il sopravvento. Al diavolo i pregiudizi: un culo è un culo e quando hai voglia di fottere un buco vale l’altro.
    
    Non ci volle molto a venire, tale era la sua eccitazione; ma proprio nel momento in cui versava il suo seme caldo, sentì un brivido percorrere il corpo del ragazzo, che subito dopo emise un gemito fievole e scosse ...
    ... la testa, svegliandosi dal suo lungo sonno. Voltò la testa e guardò stupito il principe ancora stravolto in volto dall’orgasmo.
    
    “Sei sveglio?”, mormorò questi stupidamente.
    
    “E tu chi sei?”, mormorò l’altro ancora stranito.
    
    Azzurro non fece in tempo a rispondere, che Carlino sembrò riprendere del tutto coscienza e con uno spintone se lo tolse di dosso.
    
    “Ma che cazzo fai? – si indignò – mi stavi inculando?”
    
    “Dormivi…”
    
    “E tu inculi uno che dorme, come niente fosse? Ma cosa ti dice la testa?... Stavo dormendo… - sbarrò poi gli occhi – Ma allora… sei tu che mi hai svegliato!”
    
    “A quanto pare.”, fece Azzurro, cercando di ricomporsi, rimettendosi il cazzo moscio della calzamaglia e tenendo uniti con la mano i lembi dello sbrego, da cui però fuoriuscivano ancora i coglioni.
    
    “Ma cosa è successo qui?”, chiese poi.
    
    E Carlino, che nello stato di confusione in cui si trovava aveva del tutto dimenticato il povero Turvaldo, ancora dormiente, gli raccontò per filo e per segno tutta la sua storia.
    
    “Solo che avresti dovuto svegliarmi con un bacio.”, concluse.
    
    “Beh, a me non è dispiaciuto svegliarti in quest’altro modo.”, sorrise il Principe Azzurro, che già cominciava a guardarlo con occhio diverso.
    
    “E adesso?” fece Carlino.
    
    “E’ una bella domanda. Secondo le antiche profezie fra noi due nascerà l’amore, ci sposeremo e vivremo per sempre insieme felici e contenti.”
    
    “Ma non è possibile!”, protestò Carlino.
    
    “Perché? Perché siamo due maschietti? Fino a ...
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