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La Coinquilina cap.18
Data: 21/10/2017, Categorie: Etero Autore: Saretta, Fonte: EroticiRacconti
... finalmente capito che la vita familiare non è per tutti. Chi la sceglie deve essere ben conscio di cosa comporti, ragione per cui molti rifiutano totalmente l’idea...” Gustavo la interruppe “Sì ma...non vedo cosa c’entri con me, insomma...Ti assicuro che non ho intenzione di sposarmi né di mettere al mondo degli eredi, almeno per il momento” Laura lo guardò un po’ seccata per essere stata interrotta. “Quello che voglio dire...se mi lasci finire..è che volente o nolente sei stato incanalato in una visione sentimentale molto limitata. Continui a volere donne come Beatrice, ma sei attratto dalla tua coinquilina che è diametralmente opposta. Questa dicotomia ti consuma e pretendi che io ti dia una soluzione, che ti indirizzi verso la scelta più opportuna. Ebbene, non posso farlo. Non perché non sappia cosa è meglio per te o cosa ti convenga, ma perché tu hai già scelto. Non ne sei ancora cosciente ma lo hai già fatto” Gustavo sospirò profondamente come se avesse appena corso per due chilometri senza fermarsi. “Non credo...io mi sento totalmente confuso...” “Fidati di me. Gustavo ha già scelto. Deve solo prenderne atto. Ci vediamo la prossima settimana.” Uscì dallo studio di Laura e si sorprese per il sole ancora alto nonostante fossero già quasi le 19:00. Si incamminò verso la macchina che aveva lasciato nell’unico parcheggio ancora non a pagamento del quartiere. I cambi di stagione lo avevano sempre affascinato per i colori, i profumi e le espressioni della gente che mutavano ...
... come mutano i rami degli alberi, da secchi ed aridi in inverno a fioriti ed allegri in primavera ed estate. Passò davanti ad un fast food semivuoto. Dalle vetrine intravide qualche ragazzino poco più che quindicenne addentare untuosi panini ripieni di pollo ogm. In un angolo scrutò una donna giovane sulla trentina seduta al tavolo intenta a leggere un libro. Tra una pagina e l’altra si portava alla bocca la cannuccia della bibita che stava sorseggiando. Gustavo si fermò ad osservarla: indossava una maglietta molto aderente rosa con una scritta indecifrabile per la curvatura del suo prosperoso seno che sbatteva contro il tavolo. Fissò quel petto per qualche secondo cercando di capire se portasse il reggiseno. Non fece in tempo ad accorgersene perché la sua attenzione venne richiamata dalle sue lunghe gambe nude incrociate. Riuscì a contraddistinguere un pezzo di stoffa verde di pochi centimetri tra la maglietta e la gambe. La guardò in volto ma il riflesso del cristallo della vetrina non gli permise di delinearlo bene. Riconobbe solo una ciocca di capelli biondo scuro probabilmente legati da un laccetto. La ragazza sembrava totalmente assorta nella lettura e con un gesto sicuramente istintivo aprì le gambe lasciandole divaricate sotto il tavolo. Aveva già visto quel movimento, un sacco di volte. Sara lo faceva spesso per attirare l’attenzione su di lei. Gustavo ripercorse velocemente tutte le volte che la sua coinquilina era riuscito a sedurlo, spesso contro la sua volontà. ...