1. La Coinquilina cap.18


    Data: 21/10/2017, Categorie: Etero Autore: Saretta, Fonte: EroticiRacconti

    ... motivo”. Beatrice non sembrava per niente convinta, ma accettò quell’invito per compiacerlo. Al suo consenso, Gustavo le afferrò il volto e la baciò con trasporto. “Grazie….vieni domani sera e non disturbarti a portare niente” Si salutarono sulla porta di casa come due fidanzatini quindicenni vittime dei rispettivi ormoni sballati. Gustavo rientrò a casa inebriato dall’invitante odorino che proveniva fin dalle scale. Dentro una corta camicia a righe c’era Sara, intenta ad apparecchiare la tavola. Venne subito catturato dalla nudità delle sue gambe. Le aveva viste mille volte eppure più le guardava più le trovava perfette. Sara si girò, sentendo la porta di casa chiudersi dietro di lei. “Ciao coinquilino!! Guarda cosa c’è in forno? “ Gustavo si girò e vide la luce del forno illuminare delle lasagne. Sorrise entusiasta e si avvicinò a Sara. I suoi capelli si ribellavano alla costrizione della pinza cadendole sulle spalle e dietro la schiena. Gli occhiali caduti leggermente sul naso intensificavano ancora di più il suo sguardo. La camicia che aveva addosso era stretta in vita da una cintura sottile color cuoio. Era aperta per i primi tre bottoni e la prepotenza dei suoi seni nudi sotto il cotone lo destabilizzarono al punto che decise di distogliere lo sguardo. “Sara, domani sera viene Bea a cena...vorrei che ci fossi anche tu. Voglio che veda che fra me e te non c’è niente e che può stare tranquilla. Non voglio che ci sia astio fra di voi...” Sara si tirò su gli occhiali e si ...
    ... mise seduta su una delle panche a cavalcioni. La camicia si aprì verso l’orlo, risalendo pericolosamente sulle sue cosce. “Astio? Io non provo nessun astio per lei, neppure la conosco….Ma conosco te...Le hai detto che fra me e te non c’è niente?” Gustavo abbassò lo gli occhi evidentemente imbarazzato. “Sì Sara...perché fra noi due non c’è niente. Lo hai detto tu stessa. Il sesso è solo sesso. E’ una parte ludica. Spesso ci siamo divertiti ma è finita lì”. “Hai ragione Gus, quindi hai detto a Bea dei nostri sporadici incontri sessuali...” “N...no…..non credo sarebbe una buona idea. Senti, per favore, dimentichiamocene. Io e te siamo solo coinquilini, ottimi direi. Sei perfetta, non ho niente di cui lamentarmi. Fai capire a Bea che non ha motivo di essere gelosa” Sara gli sorrise. Gustavo conosceva bene quel sorriso, lo aveva visto mille volte. Sghignazzava così quando sapeva di avere il coltello dalla parte del manico e con lui lo aveva spesso. “Va bene….se è quello che vuoi. Credo che tu stia iniziando una relazione nel modo più sbagliato. Ma non sono affari miei” Gustavo si fermò a riflettere su quell’affermazione. Non aveva tutti i torti. Le bugie dette a Bea erano tante ma tutte a fin di bene. Doveva solo azzerare il suo rapporto malato con Sara. “Grazie Saretta...e ascolta…..ti prego, per la cena di indossare qualcosa di sobrio, sì insomma, non i tuoi soliti outfit provocanti, ti prego...” A quelle parole Sara si innervosì. “Mi stai chiedendo di annullarmi per far piacere ...
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