1. La Coinquilina cap.18


    Data: 21/10/2017, Categorie: Etero Autore: Saretta, Fonte: EroticiRacconti

    ... alla tua fidanzata perché la poverina è gelosa di me. Non so se ti rendi conto...” “Sì lo so...ma te lo chiedo solo per questa volta. Poco a poco e conoscendoti di più, si abituerà a vederti così come sei. Ti prego…...” Di nuovo quel sorriso malizioso che stavolta Gustavo non colse. “Va bene...adesso ceniamo, apri un bel rosso che le lasagne sono al ragù”. Delle lasagne ne rimase un esiguo pezzo sull’angolo della teglia che Gustavo prenotò subito per il pranzo al lavoro del giorno dopo. Le bottiglie di vino rosso alla fine furono due. Sara si alzò per sparecchiare e durante quel movimento la camicia si sollevò mostrando una porzione del suo pelo pubico. Leggermente alticcio, Gustavo decise di non distogliere il suo sguardo da quella visione. “Tu sparecchia io inizio a lavare i piatti”. Gustavo si spostò al lavabo aprendo l’acqua. Da dietro Sara iniziò a portargli le stoviglie avvicinandosi sempre di più alla sua schiena appoggiando contro i suoi seni in più di un’occasione. Gli passò i bicchieri e lo guardò ad una distanza di meno di cinque centimetri “Gus...” “D..dimmi...” “Attento con questi….lavali con cautela” Avrebbe voluto non fare più caso alle scosse che Sara gli procurava ma non ne era in grado. Ogni qual volta si avvicinava a lui, sentiva i battiti del suo cuore accelerare. Non riusciva a spiegarsi il perché. Cercò di pensare a Bea, a quanta voglia avesse di fare l’amore con lei, ma non bastò. Tuttavia riuscì a mantenere la calma e si distese notevolmente quando ...
    ... Sara iniziò a spazzare per terra, allontanandosi da lui. “Sai Gus stavo pensando….Non voglio responsabilità. Appena abbiamo finito vieni in camera mia ed insieme scegliamo il mio outfit per domani” Gustavo non parve particolarmente turbato da quella proposta. Al contrario, gli sembrò un’ottima idea. Quando Gustavo finì di rassettare la cucina, Sara era scomparsa. Pensò che fosse andata a cercare degli abiti “usabili” in camera sua, e si diresse verso la porta della sua camera, che trovò semichiusa. Bussò e di tutta risposta sentì dire: “Aspettami in sala, ti raggiungo lì” Gustavo allora si accomodò sulla parte di divano che dava le spalle alla camera di Sara, paziente. Quella attesa però, gli provocò un misto di ansia ed eccitazione. Da una parte avrebbe dovuto recitare il ruolo del censore, ma al contempo sapeva che Sara, in qualche modo, avrebbe messo un tocco piccante al suo abbigliamento. “Allora...Outfit numero uno!” Annunciò Sara entrando in sala, portandosi di fronte agli occhi di Gustavo. Gustavo la scrutò: Sara indossava una camicetta bianca, semitrasparente, con il collo alla coreana ed uno scollo a v senza bottoni che si chiudeva a metà decolletè. Nella parte bassa portava una gonnellina a fiori blu che le arrivava a metà coscia. La linea dei suoi seni, seppur con la scarsa illuminazione del salotto, traspariva, così come i suoi capezzoli lievemente ovali. Gustavo rimase a guardarla per qualche secondo, assaporando quell’immagine. Poi si ricordò perché era lì e si ...
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