1. Mai dire mai


    Data: 26/06/2019, Categorie: Etero Autore: Legolax473

    CAPITOLO PRIMO
    
    Era in viaggio da circa un’ora, per fortuna non aveva incontrato traffico e tra un’altra ora e mezza sarebbe arrivato a destinazione, oltre al bagaglio personale Giovanni aveva un’altra piccola borsa nella quale c’erano due foulard color arancio e delle corde bianche cose che servivano allo scopo del viaggio.
    
    Trovare delle bende color arancio era stato abbastanza difficile, si era rivolto a negozi specializzati ma bende di quel colore non ne avevano, solo le classiche nere, quando ormai era rassegnato a prenderle nere, passando davanti un negozio vide dei foulard colore arancio che avrebbero potuto benissimo fare al caso suo, non erano delle vere e proprie bende ma si sarebbero potuti adattare molto bene.
    
    Durante il viaggio pensava a ripensava a cosa stava facendo, nonostante fosse sposato e con una figlia stava andando a rapire una ragazza 22enne conosciuta mesi prima in una chat; tra loro era iniziato subito un feeling ed una sintonia molto forte, avevano immaginato come sarebbe stato il rapimento di Sole, questo il nome della ragazza, ed ora, senza dirle nulla lui stava mettendo in atto il loro immaginare.
    
    “Perché sto facendo tutto questo?” si era chiesto Giovanni, la risposta che si diede fu: “Ho voglia di cose inaspettate, di vivere e provare cose nuove, di lasciarmi alle spalle le cose che non mi stanno bene, pensare solo a me e lei immergermi in esperienze memorabili, per portarle nel cuore sempre, come tutto il resto. Ho voglia di sentirmi ...
    ... realizzato e completamente appagato,di scaricare tutta l'adrenalina che ho in corpo.”
    
    Durante i mesi in cui avevano chattato Giovanni e Sole si erano visti in cam, scambiati sms e mms, più volte l’adrenalina e la l’eccitazione era salita alle stelle, ora finalmente stavano per scaricarla.
    
    Immerso in tutti questi pensieri si accorse di essere quasi arrivato, aveva prenotato una stanza in un hotel, quello sarebbe stato la sua base di partenza.
    
    Nei giorni seguenti la seguì per studiarne i percorsi e le abitudini, continuando nello stesso tempo a, chattare, mandarle messaggi e mms per non destare sospetti, fino a quando decise che era arrivato il momento di agire, il rapimento era fissato per il giorno dopo.
    
    La seguì dal mattino rimanendo in attesa dell’occasione propizia per poterla rapire, questa si presentò nel pomeriggio, il tempo era uggioso e iniziava a piovere quando lei camminava in una stradina isolata, immersa nei suoi pensieri con l’mp3 nelle orecchie, era il momento di agire.
    
    Con l’auto la superò facendo inversione in modo tale che si trovasse alle sue spalle, piano piano la superò fermando l’auto ed aspettando che fosse lei a sua volta a passarlo, ovviamente lei non si accorse di lui, non lo riconobbe.
    
    Quando l’ebbe oltrepassato, Giovanni uscì dall’auto le andò dietro le spalle e con un gesto veloce le mise una mano sulla bocca per non farla urlare e la trascinò dentro l’auto facendola poggiare con la pancia sui sedili posteriori, la tenne ferma con ...
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