1. Gioco a due con sorpresa.


    Data: 26/06/2019, Categorie: Etero Autore: mariok

    ... che ero riuscito a trattenere i miei istinti o forse perché scatto qualcosa in lei, un attimo prima che io lasciassi la cabina, lei mi diede un bacetto sulla guancia. In quel momento, non resistetti più ai miei impulsi, rientrai in cabina, chiusi la porta. Lei non disse nulla, era in attesa. La cinsi con le braccia e la baciai intensamente. Le nostre lingue si intrecciavano con ardore. Fu lei a quel punto ad abbassarsi e a sfilarmi il costume, prendendo in mano il mio arnese e succhiandolo con avidità. Anche io le abbassai il costume e con le dita mi insinuai nelle sue intimità, trovandola bagnatissima. Mentre le facevo un ditalino, lei slinguazzava il mio cazzo senza fermarsi, anzi aumentando il ritmo. Le dissi” Silvia, non esagerare…..potrei venire” Allora lei prima rallentò, aspettò che io le strofinassi per bene il clitoride, le stringessi i glutei, la portassi verso di me, leccandole i capezzoli, la facessi sentire desiderata. Ebbe un fremito di piacere, forse raggiunse l’orgasmo per un attimo…poi tornò a succhiarmelo senza sosta, aumentando il ritmo..fino a quando eiaculai sul suo viso. Un fiotto irrefrenabile abbondante, vista la mia astinenza, la investì in volto. Nel vederla piena del mio piacere, la feci alzare verso di me, presi la garza e la pulii per bene. Poi la baciai. Ci guardammo, pensavamo entrambi “Che abbiamo fatto”. I sensi di colpa ripresero campo. Io allora mi allontanai….uscendo dalla cabina. Feci alcuni passi ma poi tornai indietro e le dissi “ ti ...
    ... voglio avere completamente”- Lei era in balia di me, non sapeva dire di no. Lei indossò un pareo e io infilai i calzoncini. Uscimmo dai bagni a poca distanza una dall’altro per non destare sospetti. La seguii fino ad una casa a due piani. Entrammo al piano terreno. L’aria condizionata rendeva gradevole il clima. Entrammo in doccia insieme; mentre l’acqua scendeva e accarezzava i nostri corpi, anche noi ci sfioravamo, ci baciavamo. Ebbi in breve tempo un erezione. Uscimmo dalla doccia e lo specchio mi rifletteva con la mia verga dura. Vedevo lei e la trovavo sexy. Il suo viso ora era radioso e il suo corpo pronto. Finimmo sul letto e le dissi “ti desidero, sei bella!” Ci aggrovigliammo, abbracciandoci, leccandoci. Poi lei mi disse”Ora prendimi Mario, anche io non resisto più”. La feci mettere carponi e dopo averla penetrata con cautela, cominciai a darle forti colpi, facendola sobbalzare. La sentivo gemere, mugolare. Le piaceva e io aumentavo il ritmo. Sentimmo un rumore di chiavi…..una voce dall’ ingresso : “Cara, sono a casa! Dove sei?”.
    
    Il terrore nei miei occhi. Anche Silvia subito si allarmò ma non mi disse di nascondermi. Suo marito, Paolo ci trovò nudi sul letto. Un attimo di silenzio, poi le disse sorridendo: “Sei una troietta, l’ho sempre saputo. Ora ne sarai convinta anche tu”. Ero in imbarazzo, volevo difenderla, prendermi le colpe. Fu lei a parlare “ Non so cosa mi sia successo, ma mi è piaciuto, forse avevi ragione tu”.
    
    Non capivo cosa stesse succedendo. Paolo, ...