1. EMMA > STORIE: NEL MARE AZZURRO E CRISTALLINO...


    Data: 26/06/2019, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Emmaus50

    ... inquieta o anche soltanto imbarazzata da quella sorprendente "apparizione�; ma non sono né spaventata né intimorita, solo un po' mi vergogno perché di fronte alla scultorea bellezza di quel corpo atletico ed abbronzato il mio corpo ingrassato e pallido sembra ridicolo; per cui faccio per coprirmi con l'asciugamani che ho accanto; l'uomo, a passi lenti ma ampi, avanza verso di me, sempre con sulle labbra quel sorriso rassicurante; mi si inginocchia a fianco e, continuando a fissarmi negli occhi, posa una delle sue mani sulle mie; scuote il capo e, in un inglese stentato, ma corretto, mi chiede gentilmente di non coprirmi.Lo guardo attonita, perplessa... forse un po' infastidita da tanta sfacciataggine... ma qualcosa mi si scioglie dentro, lentamente, sotto quello sguardo intenso e carico d'ammirazione.Perché? gli domando anch'io in inglese, avvampando sotto l'intensità di quello sguardo.Sei bellissima così... fa lui... la cosa più bella che possa capitare ad un uomo di vedere.Scoppio a ridere, forse un po' nervosamente. No, faccio schifo! affermo, più per compiacimento che per convinzione: non vedi che sono grassa come un maialino?Non provo imbarazzo a restare così, nuda, sotto il suo sguardo.E non &egrave perché lui ha un'età per cui potrebbe essere mio padre, ma c'&egrave qualcosa nel suo sguardo che &egrave così terribilmente dolce, tenero, carezzevole... e poi penso che probabilmente il mio "stato" mi protegga dal lascivo desiderio maschile, quel desiderio che ho sempre ...
    ... letto nello sguardo dei maschi quando guardano le mie belle gambe lunghe, snelle e nervose, sotto la minigonna o il mio ancora acerbo seno, ma già prorompente, sotto le magliette corte ed attillate; quello sguardo lascivo e pieno di volgare desiderio che non vedo invece negli occhi azzurri di questo "rude marinaio". Insomma non penso assolutamente di essere attraente così grossa e sformata come sono. E, lo confesso, quelle sue penetranti occhiate solleticano il mio amor proprio... di quasi donna e di quasi madre.La sua mano però lascia le mie e si posa, con una delicatezza infinita, sulla parte alta del mio ventre, proprio sotto lo sterno dov'esso comincia a sporgere in avanti, quasi al centro, la punta delle dita leggermente spostate a sinistra, a percepire il palpitare del mio cuore.Si muove? chiede curioso.Deve essere un dormiglione... gli rispondo per nulla infastidita da quel contatto... si sveglia sempre tardi la mattina! Come suo padre...E dov'&egrave suo padre? getta lì, senza curiosità né reazione alcuna, come se fosse concentrato soltanto sul contatto con il mio ventre.E' nella nostra casetta, giù al villaggio, che dorme beato anche lui... ma presto ci raggiungerà. E non lo dico per mettere una certa distanza tra di noi o come arma di difesa personale (credo di non averne bisogno); solo lo dico perché &egrave vero.Il dorso della sua mano mi sfiora un capezzolo e lui, continuando a guardarmi sempre fisso negli occhi, prende a carezzarlo con il pollice, lasciando ferma ...
«12...121314...27»