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Luana - Cap.IV Prove generali
Data: 27/06/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: VicentinoGrey
... ricavati in due sgabuzzini separati. Luana impiegò qualche minuto a togliersi l’ingombrante peplo, composto da una serie di fasce di raffinato cotone bianco che la avvolgeva sui seni e sui fianchi. Si infilò il reggiseno contenitivo, la felpa leggera e i jeans. Infilò i deliziosi piedini nelle ballerine e sgusciò di soppiatto lungo il corridoio che portava alla palestra. Non c’era anima viva: Matteo aveva avuto ragione. Spinse la porta ed entrò. Era buio e un silenzio opprimente gravava sullo spazio invisibile davanti a lei. La poca luce che filtrava dall’esterno attraverso le alte vetrate della palestra le permise di avvicinarsi all’ingresso della sala pesi senza usare la fioca illuminazione del suo cellulare. Spinse la porta con cautela e la richiuse con altrettanta circospezione. Bisbigliò “Sono arrivata. Dove sei?” e subito dopo il fascio accecante di un occhio di bue la illuminò come una stella hollywoodiana alla premiazione degli Oscar. - Ciao, amore. Stella di primaria grandezza, luce rifulgente di grazia e femminilità. Come ti sembra l’antipasto della sorpresa? La voce di Matteo era amplificata dai diffusori presenti nella sala, utilizzati per accompagnare gli esercizi ginnici - Ho preso paura – rispose sorridendo Luana e socchiudendo gli occhi – ma sono felice che tu abbia detto quelle cose. - Adesso, spogliati. Fatti illuminare come meriti. Accendi la mia passione, amore mio. - Sai che mi chiedi molto, vero? Io non amo esibirmi e questa luce mi crea disagio. ...
... Sappi che lo faccio per te come prova del mio amore per te. Luana non vedeva nulla. Tolse le scarpe e fece scivolare lentamente i jeans verso le caviglie. Si sfilò lentamente la felpa, rivelando il suo prorompente petto e rimase per alcuni secondi con la sola biancheria intima davanti al potente fascio di luce. - Stai andando benissimo – la rincuorò Matteo, facendo emergere una voce strozzata dal piacere – mi sto togliendo i vestiti in sincronia con te. Un paio di pantaloni e una camicia volarono attraverso la stanza e si depositarono ai piedi della ragazza. Luana allora sfilò gli slip, voltando il suo armonioso sedere verso la luce e poi sganciò l’enorme reggiseno. Lo fece cadere a terra e poi, con una mano posta sopra i seni e una a coprire il pube, si girò nuovamente verso la luce. - Sono pronta. Vieni qui, amore. - Mostrami le tue grazie: allarga le braccia. - No, Matteo, non ce la faccio. Questa luce mi disturba moltissimo: vieni qui a scoprire il mio corpo togliendo tu stesso le mani dalle mie virtù! - Oggesù! Che santa donna! – la canzonò il giovane – io sono già nudo e non ho niente da nascondere. Perché tu vorresti tenere coperte le tue beltà? - Vieni qui e scoprimi, come un regalo prezioso – insistette Luana – i miei gioielli sono a portata delle tue mani. Te li offro con tutto il mio cuore. - Spegnerò il faro al “3” e tu metterai le mani lungo i fianchi nello stesso istante. D’accordo? Luana meditò la risposta da dare e alla fine acconsentì. Matteo prese in mano il ...