Luana - Cap.IV Prove generali
Data: 27/06/2019,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: VicentinoGrey
... microfono, lo avvicinò alla bocca e iniziò a contare lentamente, rafforzando il calore della voce. - Uno… - Due… - Tre! Luana abbandonò le braccia lungo i fianchi e respirò a fondo, mentre il faro si spense e le luci dell’intera sala si accesero nello stesso istante. La ragazza ebbe un tuffo al cuore. C’era Matteo in boxer, con il microfono in mano. Lo vide armeggiare sul mixer per far partire una base musicale. Era una ballata popolare, con strumenti e ritmo destinati ad accompagnare una canzone goliardica. Quello che la raggelò però non era la visione del suo ragazzo che le aveva mentito sul suo abbigliamento. La sala pesi era affollata dai suoi compagni di classe che iniziarono a cantare in dialetto veneto, istruiti da Matteo: “ E mi e ti e Toni Semo ‘ndà dala tetona Ghe ghem palpà la mona Ghe ghem palpà la mona E mi e ti e Toni Semo ‘ndà dala tetona Ghe ghem palpà la mona Con tute e dò le man” “ E io e tu e Toni Siamo andati dalla tettona Le abbiamo palpato la mona Le abbiamo palpato la mona E io e tu e Toni Siamo andati dalla tettona Le abbiamo palpato la mona Con tutte e due le mani” Luana sentì un groppo serrarle la gola, mentre gli occhi divennero lucidi. Si chinò per raccogliere gli abiti e scappare via, ma quando si girò per aprire la porta, vide Silvia che con lo sguardo divertito la chiuse a chiave e mise quest’ultima nel reggiseno. - Vieni a prendertela, se ci riesci, e potrai andartene via – le disse, mentre Martina e Valeria la affiancarono come guardie del ...
... corpo. Luana sentì le lacrime che si gonfiarono sugli occhi, rendendo la visione sfocata. Decise di fuggire verso l’uscita di sicurezza e corse, nuda, davanti ai compagni di classe che le gridarono dietro “vai, tettona! corri, corri che così vediamo le bocce ballare!” Dietro di lei si fiondarono Luca e Matteo, mentre Martina e Anna si diressero verso l’uscita di sicurezza. Luana si trovò la via sbarrata e dopo un paio di secondi si sentì sollevare da terra dalle braccia dei ragazzi e trascinata verso il traliccio per gli squat. - Lasciatemi, per favore! Lasciatemi! Non dirò nulla, ma lasciatemi andare! – gridava Luana, con la voce strozzata dal pianto e dalla paura. - Eh no, troia: abbiamo già fatto un errore alla festa di fine anno – disse Silvia – stasera ti facciamo passare la voglia di fare la spia. - Non ho detto nulla, ti giuro! – si difese la prigioniera mentre veniva adagiata a terra e i suoi polsi furono legati con le funicelle per il salto con la corda ai pali laterali della struttura metallica – è stato Luca a vantarsi dell’impresa: me l’ha detto un bidello che è venuto a sapere di cosa mi avete fatto l’estate scorsa. - Non mi interessa un cazzo, stronza – Silvia rincarò la dose – so solo che i miei non mi hanno lasciato andare in vacanza con Alex perché sono stata sospesa per quindici giorni. - Non è colpa mia – aggiunse Luana – siete voi che organizzate queste porcherie contro di me. Non vi ho fatto niente e non sono colpevole di niente! - Prenditela con le tue ...