Arriva l'estate
Data: 28/06/2019,
Categorie:
Etero
Autore: MarcoB
... il mio respiro diventava sempre più affannoso e i gemiti sempre più prolungati scappavano dalla mia bocca.“No Shy, non sto approfittando della donna dell’amico, sto aiutando la donna dell’amico. Suvvia, Shy, lasciati andare completamente, regalami il tuo orgasmo. Tom non la saprà mai, lo faccio solo per il tuo bene ”“Oddio, oddio, no, lasciami, ti prego lasciami” dissi con voce ancor più flebile, mentre le gambe si piegavano e tremavano.E fu a quel punto che Bruno, per bloccare ogni mia richiesta di ciò che nemmeno io volevo (era evidente), appoggiò le sue morbide labbra sulle mie e mi baciò. Risposi al bacio e quella fu come la resa definitiva, allargai completamente le gambe e mi abbandonai alla goduria. Sentivo i miei umori scivolare lungo le gambe, mentre brividi di piacere salivano dalla micina e pervadevano tutto il mio corpo fino a terminare sui capezzoli che ormai erano diventati di acciaio. L’orgasmo arrivò inaspettato e improvviso, come uno tsunami. Cominciarono le gambe a tremare più forte e poi il tremore mi pervase tutto il corpo, gridavo il mio orgasmo scongiurando Bruno di non fermarsi. Fiumi di umore colavano lungo le gambe ed il corpo fu scosso da potenti orgasmi.Bruno mi teneva la testa fra le braccia e mi sussurrava dolcissime parole. Le sue parole erano di miele e a me sembrava di vivere una favola se raffrontata con quello zotico di Tom. Io ero stordita dal potente orgasmo, e da quanto era avvenuto. Dopo pochi minuti ripresi possesso dei miei pensieri e ...
... del mio corpo. Alzai lo sguardo e incontrai i suoi occhi dolcissimi che mi guardavano. “Scusami – disse – eri così bella e così bisognosa di amore che non ho potuto fermarmi!”“No, scusami tu. Ma ora non dovrei stare cosi, pensa se entrasse qualche cliente o tua moglie! Sei da solo? Non vorrei che qualcuno mi vedesse così. Anzi vado subito a vestirmi”“Tranquilla! Sono solo! Le ragazze sono tutte in permesso, perdonami se ti ho spaventato. Non volevo. ““Vado a cambiarmi e torno a casa”Mi sollevai dal tavolo, con le gambe ancora molli, con la passera ancora vogliosa, per andare a rivestirmi, ma lui mi bloccò e mi sussurrò:“Aspetta! Anche io vorrei godere un po’ delle tue belle mani” e mentre lo diceva, Bruno prese la mia mano e la portò alla bocca e la baciò, baciò le dita e disse: “Stellina, hai una mano così bella, così gentile, così delicata. È stupenda! Hai lunghe dita per amare. “ Poi, portò la mia mano sulla patta dei pantaloni e la strofinò vigorosamente. Sentivo il suo sesso rigido e duro. Si sbottonò la patta, spuntò fuori un bel cazzo pulito, tutto depilato e mi disse all'orecchio: “Allunga la mano, stellina, prendi il mio cazzo ed accarezzalo.” Il suo tono di voce era perentorio, non ammetteva rifiuti.Lo presi, mi sembrò enorme, certamente durissimo. Povero caro! Aveva pensato al mio piacere ed io avevo trascurato il suo. Afferrai il membro nella mano e lentamente cominciai a segarlo. Mi sorrise. Gli sorrisi. Lentamente segavo e lentamente vedevo i suoi occhi chiudersi ...