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Le pulsioni sessuali recondite e lascive di Amelia
Data: 22/10/2017, Categorie: Etero Autore: Bastino9, Fonte: EroticiRacconti
... sera di fine autunno ed inizio inverno e c’era un’aria terribilmente freddo-umida, lui entrò indossando solo un abito leggero e niente altro: per questo era mezzo congelato. Ha qualche cosa di caldo da offrirmi per favore? Ma potresti anche coprirti meglio non ti sembra? Stamattina non faceva così freddo non si ricorda? Si, in parte era vero ma ormai eravamo in inverno e la sera faceva freddo. Cosa ti do un tè, un latte caldo con un bel cognac? Si mi da un te caldo con il cognac ? come un te con il cognac? No volevo di dire un latte caldo con il cognac mi scusi mi sono confuso stai pensando male di me? No! ma faccio male a non pensare male? No…no… continua a pensare bene. La sua carica di spontaneità e simpatia era coinvolgente Non faccio a tempo a preparare la bevanda che lo vedo in boxer attaccato al radiatore a colonna. Sei infreddolito e ti spogli! Mi venne vicino stringendosi a me: Si perché ho bisogno di tanto calore!, vai di là a prenderti il doppio plaid e stenditi sul divano. Eravamo sul divano e guardavo lui bersi il suo latte caldo. Adesso come stai? Adesso comincio a bollire, guarda e mi prese la mano e se la poggiò sul petto, poi la posizionò tra le gambe ehh… che ne pensi? Che sei loco!! Sono loco? Siiiii… sono loco!!!!. Si alzò e mi venne addosso con tutto il plaid e rimanemmo tutti e due sotto coperta. Vedrai che ti lascerò un ricordo splendido di me uauuu!! e cominciò a palparmi a baciucchiarmi; ma cosa fai? smettila? Fammi spogliare prima se vogliamo fare ...
... le cose fatte bene o no? Si…Si.. hai ragione ma ti spoglio io OK? ma tu tieni il plaid su di noi come una copertura va bene? ma che copertura e copertura! ma a te non piace fare sesso in maniera estroversa, fresca simpatica, fuori da soliti canoni eh? Certo! ma il tempo passa e non concludiamo niente no? Ma non abbiamo tutto il tempo che vogliamo? Si se restiamo qui fino a Capodanno o no? sei un poco incazzata vero? Ma adesso ti faccio ridere dai. Tenevo sul il plaid mi spogliava, mi prende le mammelle fra le mani: cavoli che tette da sballo che hai, niente male anche il culo due chiappe da mazzolare e farle diventare rosse, ce l’ho duro sai? ci devo credere? Tocca…tocca che ci hai paura? come posso toccare se devo tenere la coperta? Allarga un poco le cosce ecco così lo senti adesso che mi dici? togli il braccio che hai tra le mie gambe! ma quale braccio, sei matta è il mio “vergon”!. Lascio cadere il plaid e gli afferro il vergon lo guardo e stupita gli dico ma sei un cavallo? Siiiiiiiiiiiii! e tu sarai la mia cavalla ci faremo una cavalcata da sogno. Mi prese in braccio e si avviò verso il letto matrimoniale sul quale cademmo. Nella caduta allargai le gambe e lui ci rimase in mezzo, si sistemò e mi piantò giusto al centro della vagina la sua cappellona e spinse dentro il vergon; non potei fare a meno di gridare mi fai male!!!!. Siiiiiiiiiii!!!! ti voglio fare tanto male mujer! così non potrai fare a meno di me. Per fortuna che in tutta questa simpatica confusione mi era ...