1. Monica


    Data: 22/10/2017, Categorie: Etero Autore: xtrans, Fonte: Annunci69

    ... distillato che mi siedo a bere sullo sgabello girevole del bancone. Inizio a rilassarmi un attimo, sbottono il collo della camicia, ne arrotolo le maniche al gomito e allento la cravatta.
    
    Ruoto sullo sgabello fino a dare le spalle al bancone e mi rendo conto che in un angolo c’è la bionda. Sta scrivendo freneticamente sul BlackBerry e sul tavolo ha una tisana. Probabilmente anche lei in cerca di un minimo di relax che però pare non aver trovato dato che la tisana sembra si sia raffreddata non facendo più vapore. La osservo, viso tirato e capelli raccolti in una coda che sembra tenderla ancor più, fino a quando appoggia il telefono sul tavolo e porta le mani al volto sospirando in segno di sconforto. Noto che non porta anelli.
    
    Appena le mani liberano il viso il suo sguardo si posa sul mio che pare trasmetterle tutta la mia comprensione, quella di chi ben sa che significa fare un lavoro che ti segue dappertutto. Con mia grande sorpresa vedo comparire un accenno di sorriso e d’istinto le dico “I do know...”. Rimango ancor più sorpreso quando sento rispondermi in perfetto italiano “grazie per la solidarietà...”.
    
    Allora mi alzo e vado verso il suo tavolo, mi presento e chiedo il permesso di sedermi. Monica mi accorda il permesso.
    
    “Mi scuso se non sono molto presentabile” le dico ricomponendo la cravatta.
    
    Lei, casual ma comunque elegante, “ci mancherebbe, immagino anche tu oggi ne abbia avuto abbastanza. Posso darti del tu vero?”.
    
    Io: “Del tu? ...
    ... Certamente!”. Avrà una decina d’anni in più di me. “Eh già, non è stata una giornata facile nemmeno per me”.
    
    Continuiamo a chiacchierare per una mezz’ora, il filo conduttore non può che essere il lavoro. Ma nei discorsi qualche dettaglio di carattere personale ogni tanto salta fuori, come il fatto che lei è di Vienna ma che vive e lavora a Milano per una multinazionale concorrente alla mia di servizi alle imprese, che il lavoro non le lascia tempo per i cavalli né per lo sci che sono le sue grandi passioni. Insomma, la classica donna in carriera. Evitiamo entrambi discorsi sulle rispettive situazioni sentimentali ma se tanto mi da tanto non saranno molto diverse.
    
    Entrambi siamo molto stanchi così prendiamo atto che gli occhi ci si stanno chiudendo e quindi ci avviamo alle rispettive camere. In aggiunta Monica deve ripartire presto la mattina seguente. Saliamo insieme le scale fino al primo piano dove lei ha la camera e aprendo la porta “Grazie per le chiacchiere, buonanotte” - “Grazie a te, è stata una chiacchierata piacevole, buonanotte e buon rientro per domani” e, con un suo sorriso in risposta e una telefonata in entrata sul suo telefono che chiude questa parentesi, seguo al piano superiore fino alla mia camera.
    
    La doccia, finalmente, il getto lava via lo stress e ripenso alla chiacchierata appena avuta “Crucca, ma in fondo niente male!”. Effettivamente ci si parlava bene e mi avrebbe fatto piacere ritrovarla le sere seguenti per due chiacchiere. Peccato riparta ...
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