Monica - Racconti Erotici

Monica

... un fazzoletto si asciuga il seno e torna a sdraiarsi di fianco a me. La sua testa è sulla mia spalla, la sua mano sul mio petto, la sua coscia su di me e la sensazione è di naturalezza, come fosse un’abitudine, come i nostri corpi si conoscessero già da tempo.

“È tardissimo” mi dice sorridendo, sono quasi le 4, “lo rifarei ma lei laggiù non credo sia d’accordo”.

“Si, lo rifarei anche io ma diamole tregua!”.

Ci scambiamo carezze e sensazioni su ciò che è appena stato poi, prima di crollare dal sonno e salutarci per tornare alla mia stanza, ci diamo appuntamento di lì a poco per la colazione.

Giusto il tempo di arrivare in camera, mettere la sveglia e crollo.

Venerdì

La sveglia suona impietosa e senza nemmeno aprire gli occhi sono sotto la doccia. Mi riconnetto alla realtà con grande fatica. Mi preparo, chiudo il trolley e scendo per la colazione. Monica è davanti alla porta della sala che mi aspetta, assonnata anche lei ma elegante ed affascinante come l’ho sempre vista. Entriamo incrociando Laura che rivolge un sorriso complice a Monica e immediatamente capisco perché. Non ci sono due tavoli con un ...

... coperto ma uno da due. “Ottima idea!” le dico.

Facciamo colazione parlando normalmente e senza fare cenno alla notte appena trascorsa anche se da parte di entrambi si percepisce il voler entrare sull’argomento.

“Sai, passo spesso per Milano, che ne dici se qualche volta..” non faccio tempo a finire la frase che Monica “si! molto volentieri!”.

Non serve dire altro. Ci scambiamo il numero di telefono. Finiamo di fare colazione con abbondante caffè e ci ritroviamo nel parcheggio per i saluti prima di affrontare le rispettive giornate di lavoro.

“Grazie di tutto! Sei una bellissima sorpresa!” le dico sporgendomi verso di lei per un bacio.

“Grazie a te! Spero di rivederti presto!” e aggiunge “non ti dispiace se ogni tanto ci sentiamo..”

“Mi farebbe molto piacere!”.

E mi bacia accarezzandomi il viso.

La mia uscita! a momenti la manco. Ora la stanchezza si fa sentire e apro un po’ i finestrini perché l’aria fredda possa ravvivarmi. Ancora pochi minuti dal casello e sono a casa, ancora pochi minuti e prima di addormentarmi manderò a Monica un messaggio per dirle che sono arrivato e ringraziarla ancora.

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