1. Il maestro e principessa, venerabile dea di noi2porcelli.


    Data: 04/07/2019, Categorie: Tradimenti Autore: B88

    ... lei!!”
    
    Il maestro iniziò a bacchettare la signora nel culetto e nella parte alta delle cosce, alternando colpi a ramanzine sul suo essere senza pudore!!
    
    La signora attutì i primi colpi, ma quando il maestro aumentò la potenza e la rabbia lei iniziò a fare versi di dolore, pur mordendosi le labbra per non farsi sentire.
    
    Il culetto diventava sempre più rosso. E il maestro iniziava anche ad eccitarsi!! La signora iniziò a gridare ad ogni colpo, ormai sopraffatta dal dolore. Allora il maestro le mise prima un dito in bocca, ma quando si accorse che lei stava iniziando a gradire, leccando il dito, capì che la punizione non era bastata per questa mamma svergognata. Allora la prese per i capelli e le ordinò di piegarsi sulla cattedra, che ora si passava alle punizioni per i bimbi che non conoscono affatto l’educazione!!!
    
    Così, sempre tenendola per i capelli, si slacciò la cintura e i pantaloni, li lasciò cadere fino all’altezza delle ginocchia lasciando scoperto il suo membro dinanzi al dolce viso della signora, la quale era già più eccitata che spaventata.
    
    L’intenzione del maestro era un’altra, ma come già era successo poco prima, fu la signora a prendere l’iniziativa. Infatti, pur avendo la faccia schiacciata sulla cattedra tenuta con forza per i capelli dal maestro, la Principessa riuscì ad allungarsi e prendere in bocca il pisello già duro del Signor Maestro. Diede un bel bacio con risucchio, alzò gli occhi per guardare il maestro e disse: “Amo mio marito, ma è ...
    ... giusto che lei venga pagato a dovere e…completamente!!!”.
    
    Sentito ciò il morigerato maestro non ci vide più e con rabbia le schiaccio la bocca sul suo pisello, riuscendo ad infilarlo tutto, fino quasi alle palle. Mollò un po’ la presa, per l’eccitazione, e lasciò che la signora iniziasse a fare il suo dovere come preferiva. Si dedicò ad ogni singola parte dell’attrezzo del maestro: cappella, asta, gioielli e di nuovo su, e ricominciava!! Risucchi, baci, saliva.
    
    Il maestro, dentro di se, apprezzava le doti della Signora e non vedeva l’ora di poterla punire come meritava. Così dopo un bel po’ di baci e pompini molto salivati, il Maestro la prese per i capelli, la fissò negli occhi e le disse: “spero che il cannolo ti piace con molta ricotta, mammina!!”
    
    Così la prese per i fianchi, puntò la cappella sulla fessura d’ingresso della sua patatina grondante di umori e con un colpo secco la penetrò!!! Lei sussultò, ma presto il dolore divenne piacere. Il maestro iniziò a fare entra e esci, prima piano, poi forte poi sempre più forte!! I rumori dei suoi gioielli che sbattevano sulla sua patatina erano chiari, e anche loro (i testicoli del maestro) iniziavano ad essere bagnatissimi dagli umori di lei.
    
    La prese per un po’ così, accarezzandole la schiena e stringendole i capezzoli, che erano dritti e duri!! Poi lei lo guardò, con uno sguardo misto tra voglia e sfida. Lui colse l’invito, la girò, la spinse a sedere sulla cattedra, le salì di sopra, si portò le gambe di lei sulle ...