1. PIA di nome ma non di fatto


    Data: 04/07/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Jean Jacques Sborreau

    ... recuperare i beni di prima necessità completamente mancanti in casa e poi mi diressi al bancone del pesce. Il paradiso, Gamberi, canocchie, mitili di ogni genere erano li, freschissimi per essere razziati da me. Cominciai ad ordinare alle gentilissima signora al di là del bancone un numero di articoli indefinito: mentre ero preso nel mio delirio goloso notai una figura femminile prosperosa nella corsia dei prodotti biologici che stava leggendo le indicazioni nutrizionali sul retro di qualche prodotto: la fissai qualche istante poi venni richiamato dalla gentile commessa del banco e quando mi girai di nuovo verso la ragazza, i suoi capelli rossi ricci si erano fatti più vicini e io la riconobbi: PIA. Ci sarebbe da aprire tutto un capitolo sulla cara Pia (mai nome fu così poco azzeccato) ma vi farò una descrizione il più sintetica possibile: 28 anni, artistoide aspirante musicista, ex ragazza di uno dei miei migliori amici, lei lo lasciò quando lei aveva 23 anni e lui 28 perché lui scopri che lei si scopava un suo professore di Università e lei cercò di giustificarsi dicendo che lui non capiva che comunque lei lo amava ma che il suo amore era liquido e trasversale e quindi da li si dichiarò pure bisessuale.Capelli rossi e ricci come vi ho già detto, ma un po radi, occhi verde acqua e viso un filino porcellesco ma grazioso nell’insieme, altezza 1,70, in carne e giunonica ma atletica essendo insegnante di yoga e pilates, culo tondo e quinta abbondante di seno.Animalista, ...
    ... vegetariana con passato da vegana. Io non le parlo da allora e non ci sono state occasioni di incontrarsi e non ci siamo quindi mai confrontati su quello che successe quando lasciò Mauro ma non mi ha mai cancellato da Facebook e quindi vedevo ogni tanto gli sviluppi della sua vita. Lei non mi vide, ma mentre la stavo guardando i nostri sguardi si incrociarono quando era a meno di un paio di metri da me. 1 secondo di stallo e sgranando gli occhi disse ad alta voce “Uè Michè! quanto tempo!” e si avvicinò per abbracciarmi e baciarmi sulle guance. Ricambiai il saluto ovviamente e mentre mi abbracciava sentivo i suoi importanti seni che si schiacciavano contro di me, e mentre si allontanava dall’abbraccio, vidi che nonostante il cappotto e la felpa con il cappuccio che indossava aveva tutte le zip aperte e la maglietta aveva uno scollo ampio da cui potei subito sbirciare i due importanti meloni. Il mio cazzo sembrò attraversato da nuova linfa diventando durissimo e una sensazione di risveglio mi pervase togliendo parecchie delle nubi che mi oscuravano da quando ero arrivato. “Ciao Pia! quanto tempo davvero! come stai?” risposi “Tutto bene! cosa sono mmm ci?..se?..” “Sei anni tutti che non ci vediamo cara” ribatto sicuro “Cavoli una vita, come va? che fai in terra pugliese fuori stagione?” mi chiese subito “Eh questioni di famiglia, avvocati cazzi e mazzi.sono arrivato poco fa. infatti faccio la spesa per la settimana” dissi ridacchiando e mostrando il cestello stracolmo “Ah però!” disse ...
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