1. PIA di nome ma non di fatto


    Data: 04/07/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Jean Jacques Sborreau

    ... ancora tutta sottosopra mica ti ho invitato al grand Hotel” “Ma dai almeno una doccia sto tutta messa da…” “MMM PIA dai non ti preoccupare, seguimi con la macchina” “Ok…” tornando al tono imbarazzato e abbassando sempre lo sguardo che però notai questa volta soffermarsi al mio rigonfiamento dei jeans che in effetti era molto evidente, ma io feci finta di nulla e la richiamai con un: “Dai andiamo allora” Salgo in macchina, metto in moto, mi affianco a lei e le faccio cenno di seguirmi. Parto ma devo stare attento a non andare troppo forte per l’eccitazione per non lasciarla troppo indietro. Sono gasatissimo! Telefono che vibra, bluetooth della macchina che suona, sullo schermo appare -VALERIA- eccole di nuovo le nuvole che tornano.Rispondo: -Ciao…- -Ciao amore, sei arrivato? tutto bene?- -Si, arrivato alle 2, scusa non ti ho avvisato perché mi sono addormentato e ora sto andando a fare la spesa- -Ero preoccupata, non ti ho sentito tutto il giorno- -Sai che non devi preoccuparti- -Eh ma sono le 6 e non avevo tue notizie- -Lo so amore scusa te l’ho detto mi sono addormentato, tu come stai?- -Bene…finito di lavorare ora e sto tornando a casa che tra un’ora ho l’incontro per il mio progetto…sperò non sarà una cosa lunga, sono molto stanca, oggi è stata una giornata faticosa e per di più non ci vedremo per una settimana…- -Eh dai amore su non ti preoccupare, è per il tuo futuro e per la tua carriera, devi faticare un pochino ma poi ne raccoglierai i frutti, vedrai.- -Vorrei che ...
    ... fossi qui- -mh mh…anche io- risposi con tono un po’ distratto. -Senti…..sono quasi al super ci sentiamo dopo quando hai finito?- -Ok ho capito non hai voglia di parlare- -Ma no amore è che devo andare dentro a far la spesa tu ti devi preparare, non riusciamo a parlare bene.- -mmm ok….ti chiamo dopo- -Ok- -A dopo…..ti amo- -A dopo- Ero sul lungomare e 300 metri da casa, piovigginava e mi sentì il vuoto dentro, la prepotente erezione si era spenta e l’eccitazione mentale sparita. Valeria mi aveva ucciso il momento ed ero incazzatissimo per questo. Guardai nello specchietto retrovisore e la Clio blu di Pia mi seguiva a una trentina di metri di distanza. Ecco il cancello. Scesi per aprirlo, entrai nel vialetto e Pia dietro di me. La pioggia si fa più insistente proprio mentre scendo dalla macchina con i sacchetti della spesa e corro al cancello per chiuderlo. Mentre armeggio con quest’ultimo sento che le gocce non mi arrivano più forti e copiose come prima. Era Pia con il suo minuscolo ombrello portatile che era venuta a coprirmi. La ringrazio con un sorriso, chiudo il cancello finalmente e corriamo sotto il porticato della veranda. La prima cosa che noto è che la maglietta di Pia si è completamente inzuppata con la pioggia ed ora è assolutamente adesa alle sue prorompenti forme. La mia erezione comincia a ripresentarsi Entriamo in casa, il calore era decisamente salito, forse anche troppo. “Madù Michè che caldo! Che bello ci voleva” Vado alla caldaia e noto che probabilmente nel ...
«1...345...23»