PIA di nome ma non di fatto
Data: 04/07/2019,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: Jean Jacques Sborreau
... secondo di più una volta giunto a fine corsa sentendo la sua glottide contrarsi. Poi aumentai il ritmo, sempre più veloce e sempre più forte, 15/20 colpi ben affondati ma la troia era esperta si vedeva. L'ultimo lo diedi con tutto il corpo, fino in fondo e la tenni li 8/9 secondi 1,2,3 contrazioni della gola e sbam lo sfilai tutto spargendo il mix di saliva catarro e liquido sulla sua faccia"Non hai pulito per un cazzo bene mi pare" le disse e lei con lo sguardo sofferente di chi ha capito che per godere si dovrà impegnare mi guardò e ricomincio a leccarlo per pulirlo da tutti i liquidi. Nel mentre mi divertivo a tormentarle i capezzoli, fino a vedere le smorfie di sofferenza sul suo viso, ma nonostante tutto non si fermava mai. Mi misi seduto sfilando i pantaloni, le mutande e le calze e iniziai a godermi il pompino porcoso della buona Pia. Su e giù con avidità e passione, senza mai staccare lo sguardo dal mio. Su e giù senza fermarsi, poi qualche stop per leccarmi bene tutta la cappella e il frenulo e poi via di nuovo a pompare come una matta su e giù. Io con il piede cominciai a strusciarle forte sui pantaloni bagnati in corrispondenza della fica. Mi persi via con i pensieri, in una vera escalation di porcate a cui avrei sottoposto quella maiala di Pia e in un battibaleno senti un impulso incontrollabile e il mio seme zampilló copiosamente riempiendo la bocca della vacca, che non aveva mai staccato il suo sguardo dal mio, e non se ne perse neanche una goccia perché ...
... sapeva che non le sarebbe stato premesso. "Madu Miché che buono" mi disse per la seconda volta in quella giornata. Mi aveva spompinato da dio, é nella top 3 dei migliori pompini da me ricevuti. Era solo il primo round di un lungo match lo sapevamo e quindi dopo un minuto che fissai il soffitto per riprendermi mi alzai presi la bottiglia di prosecco e i due calici e mi diressi sul divano invitando Pia a raggiungermi. Era ancora in ginocchio davanti alla sedia e non mi aveva tolto gli occhi di dosso, voleva carpire una mia qualsiasi smorfia di approvazione. Si avvicinò, nuda a metà, sembrava una sirena. Le porsi il calice riempito e ribrindammo con un - salute! - avvicinai anche il piatto con il crudo e le passai un cannolicchio e un gambero che mangiò e questa volta succhió direttamente dalla mia mano. "Ti piace davvero il mio sapore?" "Si certo. Non te lo avrei detto sennò" rispose senza battere ciglio. Il mio cazzo su questa sua affermazione diede un segno di risveglio totale e lei se ne accorse e il suo viso assunse un aria compiaciuta. La guardai ancora fissa negli occhi e poi mi avvicinai per baciarla in modo molto sensuale, e a breve di nuovo ci trovammo con le lingue completamente allacciate. Le mie mani ovviamente erano prese con gli enormi meloni di Pia mentre lei mi segava dolcemente. Scesi a cominciai a baciare tutto il corpo, la feci mettere in piedi e io la giravo intorno baciandola su tutta la parte superiore. Arrivai in fondo alla schiena e le presi dolcemente tra i ...