1. Soggiogata 22


    Data: 06/07/2019, Categorie: Tradimenti Autore: Italy456987

    ... schiaffeggiato.
    
    Dopo altri due minuti ero in ginocchio completamente nuda contornata da quattro membri durissimi.
    
    Era incredibile, ero in balia di quattro uomini quasi tutti sconosciuti che mi puntavano con i loro uccelli ed io senza la minima paura osservavo attentamente la loro forma e dimensione notando che erano tutti molto simili a quello di Vincenzo: uno quasi identico e gli altri due un po’ più piccoli ma tutti pieni di vene in rilievo e bitorzoluti con la cappella abbastanza a punta e scura.
    
    “sapete che stamattina l’ho vista salire le scale con la faccia grondante di sperma la nostra morigeratissima professoressa….?”
    
    “Vincenzo….la prego……supplicai..”
    
    Ma era una finta, anzi era un aiuto per poter inventare una scusa per il culo rotto (come avrebbero detto loro) che avrei mostrato a breve.
    
    “la prego cosa? Non ho mai visto una succhia cazzi così appassionata, anzi ora tra una succhiata e l’altra ci racconta cosa ha combinato stamattina….”
    
    Nonostante fosse proprio quello che volevo, mi sentii di colpo imbarazzatissima a raccontare quelle cose a tre emeriti sconosciuti anche se ero in ginocchio nel tentativo di dissimulare l’adorazione che provavo nei confronti dei loro arnesi caldi.
    
    Alternavo sprazzi di atteggiamenti spudorati come prima con l’avvocato a momenti come quello inspiegabili…..
    
    Feci l’unica cosa che mi desse un po’ di riparo da quelle facce che mi guardavano con desiderio ma anche deridendomi……aprii la bocca e presi l’uccello di ...
    ... Vincenzo dentro le mie labbra e sulla lingua.
    
    L’effetto fu miracoloso: l’ambiente circostante sfumò immediatamente, non che non sentissi i commenti su quanto fossi troia o cose simili, ma arrivavano da lontano ed in fondo mi piacevano…tutta questa trasformazione al solo contatto della mia lingua con una cappella.
    
    Per quanto mi insultassero non potevano capire quanto fossi ancora più zoccola di quello che dicevano.
    
    Il sapore forte del cazzo di Vincenzo, unito al mio stesso sapore, di cui lo avevo cosparso per le scale, mi condusse di nuovo su quei sentieri di eccitazione che mi facevano diventare un oggetto obbediente e disposto a tutto pur di godere.
    
    Nella foschia che avvolgeva la realtà percepii che due membri caldi furono messi in contatto con le mie mani le quali automaticamente li strinsero, li saggiarono e li accarezzarono, non per dare loro piacere ma per me, perché adoravo sentire quelle cose lisce, dure e calde in mano in bocca e dovunque….
    
    Mi resi conto che la mia eccitazione era così potente e contagiosa, che li pervase e i commenti offensivi diventarono incitamenti e complimenti.
    
    Mi fu levato con la forza l’uccellone di Vincenzo di bocca e fui di nuovo interrogata ma in maniera meno arrogante, sempre da Vincenzo.
    
    “su signora adesso ci racconti cosa le è successo, poi se vuole ogni tanto può dare una bella ciucciata a questi bastoni che le piacciono così tanto, così fa sentire anche ai miei amici che bocca meravigliosa che ha…”
    
    La mia dose di ...