1. Punizione nello spogliatoio


    Data: 07/07/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: btmbear87, Fonte: Annunci69

    Il racconto che sto per narrare è di pura fantasia
    
    Non sono mai stato un bravo scolaro. Non mi impegnavo e creavo confusione. Non ero un bullo, questo no, ma facevo battute anche sprezzanti nei confronti dei docenti. Questi fatti mi avevano fatto guadagnare un bel po’ di richiami, note e sospensioni.
    
    I miei genitori non sapevano più che cosa fare e dopo l’ennesima lettera in cui sono stati convocati a parlare con la responsabile dei docenti fu la prima volta in cui non urlarono e quello fu anche peggio delle strigliate che avevo ricevuto negli anni. Il loro glaciale silenzio. Non parlarono e non mi dissero nulla.
    
    La mattina dell’incontro in classe ero teso. Le 10.00 ora dell’appuntamento, non arrivavano più. Ed io sudavo freddo.
    
    Toc toc
    
    Bussarono alla porta. La professoressa di matematica interruppe la spiegazione delle funzioni esponenziali e disse solo: «avanti!».
    
    La bidella aprì la porta e si scusò per il disturbo. Poi chiese se potevo andare in aula insegnanti che la professoressa Santi mi desiderava.
    
    Mi alzai e mi trascinai per i corridoi della scuola con la consapevolezza che la mia vita sarebbe finita.
    
    Quando entrai mi trovai quattro occhi puntati. La prof e mia mamma mi fissavano. La Santi mi fece accomodare e poi parlò.
    
    «Riccardo, tua madre ed io abbiamo parlato a lungo e siamo giunti ad una conclusione.
    
    Giacché le punizioni disciplinari sembrano non avere alcun effetto su di te, proveremo a cambiare tipo di punizione. Da lunedì, ...
    ... tutti i pomeriggi alle 14.00 tornerai qui a scuola. Il professor Sulla Libera verificherà che tu rispetti i tuoi compiti. Egli si allena tutti i pomeriggi dalle 14 alle 16 e in quel tempo tu pulirai gli spogliatoi e farai tutto quello che ti verrà ordinato. Ci siamo capiti?»
    
    Io avevo capito benissimo e quasi mi prese un colpo. Tutti i pomeriggi con il professor Sulla Libera! Non avrei potuto avere peggior punizione. Rinaldo Sulla Libera era il professore di ginnastica ed era un vero rompi palle. Un sergente! Tiranneggiava su noi studenti, umiliava quelli più in difficoltà Voleva che tutti raggiungessero i risultati che si aspettava. Voleva che fossero tutti soldati ai suoi ordini. Ed io sarei stato lì tutti i pomeriggi ai suoi ordini!
    
    «Rispondi Riccardo», mi intimò mia madre.
    
    «Ho capito», risposi con un filo di voce.
    
    Da quel momento trascorsi i successivi quattro giorni nell’ansia. Poi venne il lunedì e alle 14 come intimato, mi feci trovare in palestra. Lui era già lì e mi fissò con le mani sui fianchi:
    
    «Eccolo il nostro insubordinato! Sei pronto a fare il tuo dovere?»
    
    «Sì…» risposi svogliatamente.
    
    «Allora, quando ti rivolgi a me devi chiamarmi signore! E voglio sentire la tua voce quando mi rispondi! Riproviamo: Sei pronto a fare il tuo dovere?» era arrabbiato e stava urlando.
    
    «Sì signore!» ribattei quindi ad alta voce.
    
    «Così va meglio! Vieni con me!»
    
    Lo seguii attraverso la palestra negli spogliatoi. Lì mi istruì su ciò che avrei fatto.
    
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