1. La Coinquilina cap. 17


    Data: 08/07/2019, Categorie: Etero Autore: Saretta

    ... una sedia. Si girò per andare in sala e si ricordò di come fosse trasparente la canottiera che aveva indossato. Le sue natiche e la riga che le separava erano perfettamente visibili. Un movimento ondulatorio le fece ballonzolare durante la breve camminata di cui Gustavo osservò ogni dettaglio. Come al solito non portava slip e sin dall’apertura del cardigan aveva già potuto ammirare i suoi enormi capezzoli fare capolino da quel leggerissimo strato di stoffa. Lo stacco fra le parigine e l’inizio della canottiera sembrava un’autostrada lunghissima, interminabile. Non perse l’erezione neanche un secondo ma fece finta di non accorgersene. Si affacciò al salotto e la vide seduta sul divano, con le gambe accavallate intenta a chiamare la pizzeria. “Ok fatto! Fra poco si mangia!!” Si tirò su i capelli per raccoglierli in una pinza marrone e sentì un tonfo dietro di lei. “Cos’è caduto?” Gustavo non fece in tempo a muoversi che la vide girarsi su se stessa ed affacciarsi dietro il sofà. Ed era lì, in tutto il suo splendore. quell’immagine che non vedeva da giorni rientrò prepotentemente nella sua vita. In ginocchio di spalle davanti a lui, con la canottiera sollevata per il repentino movimento. Fra le sue natiche in parte nude, intravide le sue grandi labbra, invitanti e sfacciate. Il suo primo istinto fu quello di bloccarla da dietro e possederla fino al giorno seguente, tappandole la bocca per non farla gemere. Si crogiolò in quella fantasia accarezzandosi leggermente sui pantaloni. ...
    ... Tornò in se solo quando Sara si voltò. “Ahh era il telecomando..vediamo se funziona ancora...Gus non metterlo qui..altrimenti cade!” “Ha...hai ragione”. Provò il telecomando passando da un canale all’altro assicurandosi che funzionasse ma venne distratta da quell’uomo davanti a lei che di profilo guardava lo schermo della tv. Notò subito un rigonfiamento nei suoi pantaloni e si sentì incredibilmente lusingata. Si sentì padrona della situazione, percepì quel potere che solo una donna può provare quando è certa di aver sedotto un uomo. Lo afferrò per una gamba per farlo posizionare davanti a lei. Il suo volto era perfettamente perpendicolare alla cerniera dei suoi pantaloni. Dal basso lo guardò con aria di sfida mista a lussuria, iniziando a tirare giù la cerniera. Quella scossa che non provava da giorni lo attraversò dalla punta dei capelli fino a quella dei piedi. D’istinto posò la sua mano su quella di Sara per fermarla, senza però riuscirci. Fu in realtà un’opposizione minima che nessuna donna avrebbe interpretato come uno stop. Pensò a quanto stesse sbagliando, a quanto fosse malata quella situazione ma non riuscì a non lasciarsi andare quando notò la lingua di Sara passare sui suoi testicoli gonfi per quel rapporto mancato con Bea. Una mano dalle lunghe dita attraversò il suo membro soffermandosi per giocare con il prepuzio ormai inumidito. Non provò più a fermarla e si fece masturbare abilmente dalla sua instancabile bocca che prese a succhiarlo poco a poco, assaporando ...
«1...345...11»