1. La Coinquilina cap. 17


    Data: 08/07/2019, Categorie: Etero Autore: Saretta

    ... i suoi liquidi mischiati con la sua saliva. Gli occhi fissi su di lui lo fecero sentire importante, quasi onnipotente, ma sicuramente non si aspettava quello che avrebbe fatto quella donna di lì a poco. La vide cercare qualcosa sul divano fino a che non trovò il suo smartphone. Glielo porse abbandonando per qualche secondo la fellatio. “Filmami….” Le scosse furono diverse. Una dietro l’altra. Sentì montare il suo orgasmo ma riuscì a frenarsi in tempo. Nella sua testa un turbinio di contraddizioni lo stavano annebbiando. Si maledisse per quello che stava facendo nonostante una parte di lui non vedesse l’ora di assecondarla. “Avanti, fallo..” alla visione della sua cappella sulle sue labbra, mentre pronunciava quelle due parole, non esitò ulteriormente. Attivò il video del telefono e iniziò a riprendere la sua coinquilina. Attraverso lo schermo era ancora più eccitante vederla succhiare senza fermarsi. Con una mano,Sara tirò fuori violentemente i suoi seni dalla canottiera, agitandoli davanti a lui fino a che non li avvolse intorno al suo pene per regalargli un’ulteriore masturbazione prima di venire. Non ricordò di averlo mai provato. Forse perché le sue ex amanti o fidanzate avevano tutte il seno troppo piccolo ma pensò che fosse una sensazione terribilmente bella. Riprese la sequenza di quei seni muoversi per recargli piacere, invitandola a leccargli la punta arrossata. Le riempì il seno di sperma pochi secondi dopo, cercando di non perdere il controllo dello smartphone. ...
    ... Premette stop sull’immagine dei suoi capezzoli “imbiancati”. Si ritrovarono seduti accanto sul divano. Sara, ancora sporca prese la mano destra di Gustavo invitandolo a masturbarla. “No aspetta..io….” ritrasse la mano affogando nel suo immenso senso di colpa e di inadeguatezza. “Uhh hai ragione, hai le mani piene di sperma….meglio non correre rischi..faccio da sola” Gustavo capì quelle parole a scoppio ritardato. Non era sicuro di aver inteso bene. La guardò come un bambino guarda la maestra dopo la prima spiegazione di come si fanno le divisioni incolonna. “Non prendo più la pillola...mi dava fastidio, stai tranquillo, tanto ci metterò pochissimo, sono al culmine”. Ancora così non era sicuro di quello che volesse fare ma tutto fu subito chiaro. Sara iniziò a massaggiarsi il clitoride con movimenti rotatori mentre con l’altra mano giocava con lo sperma sui suoi capezzoli. Nel farlo non distolse un secondo lo sguardo da Gustavo visibilmente imbarazzato e sorpreso. I suoi spasmi aumentarono velocemente e ad ognuno corrispondeva un gridolino di piacere. La vide contorcersi nella contrazione finale prendendosi tutto il suo orgasmo con estrema naturalezza. Non credeva ai suoi occhi. Si maledì per non averla ripresa in video in quel momento e subito dopo si maledì di nuovo per averlo pensato. Sara si era appena masturbata davanti a lui, incurante di quello che potesse pensare. Non c’era stata pudicizia né vergogna nel suo atto, come se davanti a lei ci fosse stato uno specchio e non ...
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