1. Una paziente della dottoressa Angela - Ménage a trois


    Data: 09/07/2019, Categorie: Lesbo Autore: Angela Kavinsky

    ... mi accorsi che Laura era sgattaiolata dietro di me. All’improvviso senti distintamente quattro dita farsi largo nella mia vagina, e dalla mia bocca uscì sulla fica di Adriana un fiotto di saliva. “ALLORA? Adesso che mi dici signora Chiara? Sei ancora imbarazzata?” gridò Laura. Le sue dita erano come un martello pneumatico dentro di me; era rude, senza tatto, senza dolcezza… e la cosa mi faceva impazzire! Grattava come avesse dita di carta vetrata, ma il dolore era puro godimento. Poi tolse le dita e si mise a leccare. “Che bel trenino!” disse Adriana stessa sul letto. Col sesso eterosessuale non avevo mai goduto così, questo era poco ma sicuro. Un gettò di liquido uscì dalla mia vagina. Laura tolse la bocca. “ha eiaculato!” disse ad Adriana. Lei rise. “Wow, scommetto che non ti capita tutti i giorni vero?” disse accarezzandomi la testa. Ero distrutta; non riuscivo più nemmeno a leccare. L’orgasmo mi aveva quasi mandato in coma. “Tranquilla è tutto ok; goditelo!”. Mi girai a pancia in su sul letto. La vagina di Adriana era stupenda, ma il gioco di lingua di Laura mi aveva scioccato. “fai eiaculare anche me?” disse Adriana a Laura. “o preferisci leccarmi i piedi, schiava?” “non farmi decidere!” disse lei ridendo. Io le osservavo sorridente. Laura le prese nuovamente il piede ed iniziò a leccarlo. “Tuo marito te li ha mai leccati questi piedoni?” le chiese. “Si sempre dopo le partite… quando puzzavano!”. Scoppiarono entrambe a ridere. “Così mi ...
    ... fai eccitare di più…” disse Laura. “A te piacciono davvero tanto i piedi!” dissi stremata a Laura. Adriana in preda all’euforia mi piazzò il piede sinistro sulla faccia, aprendo a dismisura le cosce, da vera contorsionista. “zitta e lecca tu!”. Scoppiarono nuovamente a ridere, mentre io ovviamente leccavo. Quando il piede in mano a Laura fu zuppo di saliva, Laura se lo infilò dentro. Fece qualche gemito, faticò a farlo entrare, ma alla fine ci riuscì. Mentre laura pensava al suo piacere personale, Adriana tolse l’altro piede dalla mia faccia e cercò la mia mano, poi se la appoggiò sulla vagina. “Beh”, pensai “questo so farlo!”. Con tre dita le feci raggiungere il piacere, mentre quasi nello stesso momento Laura faceva lo stesso. stremata, si gettò sul letto accanto a me e Adriana e rimanemmo lì per quasi un’ora, completamente nude. “E così siete amiche di mia moglie?” disse mio marito. Era appena tornato dall’ufficio ma la cena era già pronta. “non ti dispiace che le ho invitate, vero?” gli chiesi mentre preparavo il tavolo. “Certo che no!” disse. E come poteva? Quando aveva visto tante gnocche in una volta sola senza spendere un centesimo? Servii la prima portata; le mie lasagne alla bolognese. Laura fu la prima a prenderne una bella fetta. “Sii gentile!” le disse Adriana, come se stesse sgridando sua figlia. “Allora, cosa avete fatto di bello oggi?” chiese mio marito. Laura prese la parola, ma Adriana la zittì. “Segreto tra donne!” disse. 
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