1. Azteca Bar


    Data: 09/07/2019, Categorie: Etero Dominazione / BDSM Altro, Autore: Scipione, Fonte: RaccontiMilu

    ... facciamo adesso?" disse lei senza guardarmi e aggiustando i capelli biondi dietro l'orecchio. Rividi tutti gli orecchini, ne aveva forse quattro o cinque su quello destro e un bellissimo pendente lungo e dorato. Camminavamo tra le macchine parcheggiate e le case vittoriane, incrociando di tanto in tanto qualche passante. La presi per un braccio, la sentii fremere d'un tratto. Sulla destra c'era l'ingresso di una delle case ottocentesche tutte in fila ed uguali. Pochi gradini che salivano portavano ad una porta nera e lucida, con un grande anello di ferro proprio al centro. Per terra, il pavimento era a scacchi bianchi e neri, brillanti e riflettenti con un velo d'acqua sopra.La strattonai e scendemmo invece i gradini che portavano all'ingresso del seminterrato. La grande bow-window traspariva luce dietro la tenda bianca. C'era qualcuno dentro e lampi colorati creavano un effetto surreale attraversando la stoffa tesa. Guardavano la tv. La sbattei forte contro il muro. Non ci baciammo. Lei si abbassò velocemente sedendosi sui talloni e aprendo le gambe come fanno le donne cinesi per le strade di Pechino. Aprì il cappottino di pelle marrone ed io con uno strappo deciso liberai la mia verga dalla morsa dei pantaloni. Era piena di sangue e rigida. Un filo di sperma si allungava verso il basso ...
    ... e lei lo colse con la lingua per assaggiare. Glielo feci annusare e schiaffeggiai le sue guance con una mano. Lei rantolava, aveva già una mano tra le gambe e si stringeva la fica premendo forte. Lo voleva in bocca. Non ce la faceva più. E lo prese. Durai pochi secondi per poi venire prepotentemente sulla sua faccia, in bocca, sui capelli, sul cappottino, sulle scarpe. Lei continuava ad ansimare e a premere sulla fica, con la lingua ancora fuori. Io feci un urlo, menai il cazzo forte e lo spremetti dall’attaccatura fino alla punta per farle avere tutto il mio latte. Odore di sperma. Avevo appoggiato la fronte contro il muro e anch'io adesso ansimavo con lei. Poi silenzio. E il rumore di macchine che transitavano a pochi metri.Ci sistemammo in fretta perché qualcuno si stava avvicinando. Ci avevano visto perciò avevamo preso a camminare con passo deciso in direzione opposta, verso casa mia. In pochi minuti eravamo arrivati alla macchina, senza dire una parola e con il cuore che pompava ancora forte. Salì in macchina e abbassò il finestrino: "Ci sentiamo domani", disse. Si mise a ridere ed io con lei. Ci baciammo e apprezzai il gusto del mio sperma sulla sua lingua. Entrai a casa. Corsi al bagno e mi masturbai ancora.Era solo l’inizio di un’altra mia nuova ossessione.scritto il 28/09/2011 
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