1. venezia


    Data: 12/07/2019, Categorie: Etero Altro, Autore: robertino48, Fonte: RaccontiMilu

    ... collega, Anna lanciava ripetuti sguardi sotto la mia cintura, ed io iniziai a spingere.Con qualche sforzo, la pipì iniziò a riscaldare le mutande ed i pantaloni fradici, ed io lanciai uno sguardo interrogativo ad Anna.�Vai tranquillo, si vede appena un po� di lucido sui pantaloni�fu il messaggio di risposta alla mia muta interrogazione.Mi lasciai andare completamente, scrivendo�che sollievo e devo confessare che mi piace, non vorrei che anzi mi piacesse troppo!��E� un rischio�fu la lapidaria risposta di Anna.In ogni ambiente esiste IL ROMPICOGLIONI scritto in lettere maiuscole, ed in quel momento a rompere l�incantesimo sopraggiunse LUI, Giovanni, temutissimo rompiscatole verboso e attaccaticcio.Naturalmente venne subito a parlare con me, anche nel tentativo di guadagnare qualche posto nella coda, e non ci fu più modo di proseguire l�interessante scambio di messaggi.In un tempo che parve interminabile, finalmente Anna, davanti a me, raggiunse lo sportello ed io, con abile manovra, riuscii a guadagnare una discreta visuale delle sue gambe pur continuando a subire l�attacco di Giovanni.Quest�ultimo, vedendo che la mia attenzione verso di lui era diminuita, raddoppiò l�assalto verbale, ma io riuscii ugualmente a godere la visione dei rivoletti che scendevano lungo le gambe di Anna mentre lei sbrigava le procedure parlando disinvoltamente con l�impiegato allo sportello.Anna mi lasciò il posto allo sportello e finalmente mi sganciai da Giovanni, che trovò subito un�altra ...
    ... vittima.In breve esaurii le mie formalità e raggiunsi Anna che mi aspettava all�uscita.Avviandoci nuovamente verso la stazione, e sempre guazzando nell�acqua, mi volsi verso Anna: �Devo veramente ringraziarti, la coda allo sportello non è mai stata divertente come oggi, ma devo ribadire che mi hai sorpreso e incuriosito, non pensavo che tu avessi il coraggio di risolvere così il tuo problema, e francamente non pensavo di averne il coraggio neppure io; e poi mi tormenta quel tuo �è un rischio�, ma che volevi dire?��Beh, non pensare che tutti i giorni io mi pisci addosso, ma qualche volta succede e non mi dispiace per niente, ma scusa, non voglio parlarne ora tra le gente, se troviamo uno scompartimento libero in treno te ne parlerò liberamente.�L�acqua alta si stava ormai ritirando ed arrivammo velocemente alla stazione, giusto in tempo per salire al volo sul primo treno in partenza.Con mia grande delusione, le carrozze erano tutte affollate di universitari che rientravano dopo le lezioni non trovammo posto a sedere neppure in prima classe, invasa abusivamente anch�essa dagli studenti.In piedi stretti tra i ragazzi, tentai tuttavia di avviare l�interessante discorso lasciato in sospeso facendo notare ad Anna come i miei pantaloni fossero ancora bagnati, ma lei mi rispose con una occhiata circolare alla folla.Solo lasciandoci all�uscita dalla stazione, Anna mi disse: �eccoci ripiombati nel caldo, ora sarai contento di avere i pantaloni umidi, ti rinfreschi là sotto� anche la mia è ...