milleducento a montepascolu
Data: 23/10/2017,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: valeriogr, Fonte: Annunci69
... tu?” Interviene Celso, ora timoroso di aver fatto la domanda.
“Ora sono vecchio, e gli stimoli sono calati, ma da giovane zii Geltrude mi accudiva non solo per la cena” Dice Bonoso.
Gli altri commensali ridono mostrando finta meraviglia, perché già lo sapevano.
Agnello, vino. Pernice, vino. Cinghiale, vino e ancora vino.
I quattro si reggono a malapena in piedi, ridono per nulla e si abbracciano come fratelli.
Ora si siedono su quattro poltrone già preparate di fronte al camino più grande.
Ora sono in silenzio a godersi il tepore del bel fuoco, a digerire e a sorseggiare anche il calice di vin caldo preparato al momento da Celso.
Passa un po’ di tempo di silenzio, interrotto solo da qualche salutare rutto.
“Ti mostro le segrete del mio castello, vieni caro Bonoso” - A braccetto uno che sorregge l’altro il conte e il curato scendono le scale.
Celso e Vladimiro dopo aver spento tutti i candelabri e due torce, prendono le rimanenti e seguono i due nuovi amici.
Qui fa un po’ freddo lontano dai camini, ma appena scendono nelle grotte di tufo c’è uno strano tepore.
“Quelle sono le carceri, ora completamente vuote. Qui la cantina, chiusa a chiave. Qui invece dove entriamo è la stanza dove i miei soldati a volte si divertono con chi non vuole pagare l’acqua delle fonti.”. - Lisantro spiega a Bonoso.
Una grotta larga con una grossa colonna al centro.
Intorno dei bracieri ora spenti, tanti anelli di ferro fissi alle pareti.
Entrano anche ...
... Celso e Vladimiro. Mettono le torce alle pareti.
“Mostra al curato come ci divertiamo con i pastori per convincerli a pagare le fonti” Indica una strana panca: troppo alta come panca, troppo basa da tavolo.
Celso accompagna Bonoso vicino, che senza neanche accorgersi per la velocità dei movimenti e per il troppo vino ingerito, si trova legate mani e piedi su quella strana panca.
“Scomodo” dice il curato cercando di divincolarsi dalle legature.
I tre non lo ascoltano anzi Celso infila la mano sotto la pesante veste del curato e comincia a palpeggiargli il sederone poi alza gli alza la gonna. Il Curato è ora costretto carponi con il culo scoperto.
“Che bello che sei caro Bonoso!” dice il Conte dopo essersi messo dietro.
Intanto Vladimiro si sta togliendo le braghe e poco dopo si avvicina al curato legato completamente nudo mettendo ben in mostra il suo notevole cazzo già in tiro ed il petto, culo e schiena coperti da una fitta peluria chiara.
Anche Celso si spoglia con ancora le braghe, ma a dorso nudo si avvicina al curato gli soppesa le palle: “Che belle palle da toro curato belle pendenti così se ne vedono poco”.
Il Curato si lamenta: “Dai il gioco è finito ora slegatemi”.
“Il gioco comincia ora” Dice il conte mentre anche lui è già quasi nudo.
I due capitani cominciano a giocare con le grosse palle del curato prima con le mani poi Celso si abbassa e le lecca con cura, bagnandole completamente.
Bonoso comincia a mugolare di piacere ora, ma ...