1. La Coinquilina cap. 5


    Data: 12/07/2019, Categorie: Etero Autore: Saretta

    ... la cucina. Lorenzo si avvicinò a Gustavo approfittando dell’assenza di Sara. “E’ adorabile, le voglio molto bene, una delle amiche più preziose che ho” Gustavo sorrise senza troppa convinzione. Alle sue amiche preziose, non toccava le cosce. Non ci era mai neanche andato a letto. Le amiche per lui erano amiche. Sacre, asessuate, erano sorelle. Le donne con cui aveva avuto solo storie di sesso erano conoscenti, con le quali non aveva mantenuto nessun rapporto dopo la fine delle breve relazioni. Durante la cena si instaurò un’ulteriore atmosfera piacevole e amena. Lorenzo fece apprezzamenti sulla casa e constatò che era molto grande. “Gus ma non sei fidanzato?” chiese. “No…..Gus aspetta la principessa, la donna con cui fare famiglia, è una persona seria, mica come noi!” sghignazzò Sara mentre si alzò per iniziare a sparecchiare la tavola. “Che simpatica che sei…..no, non aspetto la principessa. Non penso al matrimonio. Adesso sto bene così e non ho voglia di relazioni”. “Fai bene, deve valerne la pena altrimenti….meglio una bella amante che c’è solo per i momenti divertenti, poi ognuno a casa sua” chiuse il discorso Lorenzo che aveva notato un po’ di imbarazzo nel volto del padrone di casa. Gustavo si alzò e si diresse verso il lavabo per iniziare a lavare i piatti. Sentiva ridere quei due dietro di lui. Si voltò un secondo e vide Sara in piedi, vicino a Lorenzo che era rimasto seduto. Poteva vedere chiaramente la mano di lui percorrere le sue cosce e palparle il culo da ...
    ... sotto il vestito mentre lei lo guardava accarezzandogli i capelli. Poi lei si chinò per baciarlo e vide l’altra mano di lui indugiare su uno dei suoi seni. Gustavo si rivoltò di scatto verso i piatti sentendo quella scossa elettrica che ormai sentiva ogni giorno, da quando Sara era entrata nella sua vita. La riconobbe subito e non si meravigliò nel sentire il suo sesso crescere nei pantaloni. Vide che si stavano muovendo verso il salotto. Finì di riassettare e decise di raggiungerli. Non c’erano più. La porta della camera di Sara era chiusa. Spense la tv che era rimasta accesa e iniziò a sentire delle risate. Quelle tipiche risatine sciocche preludio di un rapporto sessuale. Si sedette sul divano. In quel preciso momento iniziò a percepire delle sensazioni aliene. Sara era lì dentro con lui. Lui che non aveva avuto pudore nel sedurla, che l’avrebbe toccata, assaporata, l’avrebbe posseduta fisicamente e mentalmente. E infine l’avrebbe fatta godere. Provò qualcosa che forse avrebbe potuto chiamare invidia ma non ne era sicuro. Tutte le volte che fantasticava con Sara, subito dopo si malediva e si vergognava. Non gli succedeva quando aveva fantasie con altre donne. Gli succedeva di incrociare belle ragazze in giro con le quali poi faceva sogni erotici e di certo non se ne faceva una colpa, anzi, approfittava del momento, poi le ragazze finivano nel dimenticatoio. Con lei no, forse perché ce l’aveva sempre in giro, forse perché continuava a ripetersi in loop che non era il suo tipo, ...
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