Succosa vendetta (1)
Data: 13/07/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: crigio
... tirandomi fuori dalla bocca l'asta e alzandola. Chino di più il collo e imbocco un coglione.
Le lingue sul mio buco diventano due e qualcuno fa per estrarmi il dildo dallo sfintere. Ma quando è a metà, arriva una scarica da remoto che mi scatena una reazione spaventosa. La vibrazione si concentra sui nervi dell'anellino e comincio a tremare da capo a piedi, strappando via le lenzuola e gemendo come un maialino sgozzato.
"Ma guardatela!", mormora qualcuno nella camera, e poi tutti sghignazzano. Quando il giocattolino mi viene tirato fuori, sento una corrente attraversarmi il buco. Deve essere rimasto aperto, perché sento tanta aria entrarmi nelle viscere. Il godimento che ho provato me lo fa spalancare e tutti sembrano gradire la cosa. Soprattutto le due lingue che continuano a titillarmelo senza sosta e con fare esperto, visti i punti che colpiscono. Una mi tortura l'attaccatura bassa verso il perineo: l'altra quella alta.
All'improvviso, senza accorgermi di nulla, travolto dalle sensazioni che mi prendono dappertutto, il mio budello si ritrova colmo di di un grosso tubo caldo e pulsante che lo risale velocemente finché una leggera peluria non mi solletica le natiche. Vomito il cazzo del rosso che avevo appena ripreso tra le fauci e gemo di piacere. Poi il tubo caldo inizia a pistonarmi dentro e mi martella ripetutamente la prostata.
"Dai, succhia, stronzo!", mi apostrofa il rosso, spingendomi la sua nerchia in gola. Quattro dita mi strizzano i capezzoli, due ...
... da un lato e due dall'altro. Forse è lo stesso stallone che mi sta scopando o forse qualcun altro. So solo che gli stimoli sono talmente tanti e arrivano tutti insieme che tra poco esploderò.
Sennonché, con uno strappo improvviso il mio sfintere si svuota e anche le mie areole trovano sollievo. Il mio buco è di nuovo libero e dilatato.
"Che tunnel, ragazzi!", fa una voce dietro di me, e un secondo dopo sono colmo di carne nelle viscere. Con una mano corro alla rosellina e me la massaggio per smorzare la libidine.
"Guardatela la troia! Si accarezza pure!", sbraita qualcun altro. Io allungo un po' le dita e raggiungo lo scroto dello stallone alle mie terga. Ha dei coglioni belli grossi e pesanti: glieli solletico e lui rantola.
"Merda!", sbotta, e mi schiaffeggia una chiappa, così forte che mi fa male. Stringo le chiappe e lui si ferma un secondo. Me le scuote per farmi rilassare di nuovo e poi riprende a fottermi. "Che bel culo!" Che gran bel culo, tesoro!", mi sussurra all'orecchio, dopo essersi chinato sulla mia schiena. Mentre succhio il cazzo del rosso, sento la barba dello stallone pungermi la guancia. Con una mano mi afferra il mento e mi torce il collo. Tira fuori la linga e me la infila tra le labbra. Mi limona e continua a stantuffarmi nello sfintere. Io mi sgravo e mi bagno nel solco. Un brusio sottolinea questa reazione del mio corpo.
Nel frastuono generale riesco a percepire la voce di Enrico che dice a qualche porcone che per me è una cosa normale: ...