Succosa vendetta (1)
Data: 13/07/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: crigio
... "Gode sempre dal culo quando lo scopano. E non solo quando lo scopano!". Non deve essere molto lontano da me: tutto sommato non è così arrabbiato. Vuole controllare che vada tutto bene e che nessuno abusi oltremisura di me. Lo so che mi vuole bene: vuole solo che capisca la lezione. Che poi, quale lezione sia lo sa solo lui!
"Adesso tocca a me!", esclama il rosso d'un tratto. Si riprende la sua asta e scende dal letto. mi gira intorno e contemporaneamente il mi buco si svuota. Si riempie un attimo dopo, suppongo del suo uccello, e sento tutto il peso del suo corpo su di me. Con la coda dell'occhio vedo che è accovacciato alle mie spalle, ma non in ginocchio, bensì sui piedi. Quindi, si china in avanti appoggiandosi con le mani sul letto e inizia a sbattermi come un toro farebbe con una vacca.
"Sì, puttana! Ma quanti ne hai presi! Sei larga come il traforo del Frejus! Ci passerebbe un treno!", sbraita mentre stantuffa. Poi, stacca una mano dal letto e me la passa sotto la pancia, raggiungendo la mia rosellina. La sfrega velocemente con le dita e, sentendola bagnata, esclama: "Porca puttana! E' fradicia! Proprio come una fregna!".
"Allora non mi hai creduto quando te l'ho detto!". E' la voce di Enrico. Deve avere parlato con questo tipo prima di stasera. O forse lo conosce da chissà quanto tempo. E lo stesso vale per gli altri: sono suoi amici o li ha trovati in questi pochi giorni?
Non ho la possibilità di darmi una risposta a questa domanda, perché lo stallone, ...
... forse eccitato dai miei umori, ha accelerato il movimento e mi sta pompando negli intestini con precisione e a un ritmo forsennato, mentre con le dita non smette di torturarmi la mucosa.
"Se continua così non resisto!", penso. Con la coda dell'occhio guardo da una parte e dall'altra. Cerco Enrico. Lo scorgo alle spalle del morone che adesso mi sta facendo succhiare la sua minchia, rantolando sempre più forte. Ha ancora quel ghigno in faccia. Ma non è arrabbiato: sa benissimo che cosa mi sta succedendo e annuisce. Vuole che esploda e che faccia vedere a questi stalloni che cosa possono scatenare se mi fottono in questo modo.
E allora facciamoglielo vedere! Sputo il cazzo del moro e mi concentro solo su me stesso. Mi prendo ogni singolo colpo che il rosso mi inferisce e mi posiziono bene in modo che mi martelli con precisione la prostata. Dopo qualche secondo un fuoco inizia ad alimentarsi nel mio bassoventre. Si allarga sempre più e risale verso il petto. I capezzoli si induriscono e poi raggiunge anche la gola, che si stringe facendomi respirare irregolarmente. Da lì l'incendio divampa poi nel cervello: esorbito le pupille e vado in apnea. Lo sfintere si contrae e strozza la nerchia dello stallone, che sbraita come un ossesso, prostestando e dimenandosi. Mi riprendo prima del solito, ricominciando a respirare e i miei muscoli interni cominciano a pompare l'asta, dapprima lentamente, poi sempre più in fretta.
"Oh cazzo! Mi succhia la minchia col culo, sta troia!... ...