1. Estate veneziana - Capitolo 3 finale


    Data: 14/07/2019, Categorie: Anale Gay / Bisex Autore: aramis45, Fonte: xHamster

    Capitolo treStavo aspettando nella cabina Homani, nudo e sdraiato sugli asciugamani. Avevo un po’ di paura che lui non venisse, ma dopo poco la porta si aprì e lui entrò, il sole colpì la mia nudità. Mi alzai e prima che lui potesse chiudere la porta stavo già tirandogli giù il costume. “Homani, mio amore. Baciami.”“Oh Pietro, sei tremendo.” Mentre parlava sentivo il suo pene pulsare ed ingrossarsi nella mia mano.“Non possiamo fare quello che dici. Io non sono sicuro.” Pian piano scivolai sopra gli asciugamani, trascinando Homani con me, lui continuava a protestare nonostante il suo pene dicesse un’altra cosa. Continuai a baciarlo ed a massaggiargli i genitali, quando pensai fosse maturo, presi la crema e lubrificai il mio ano ed il cazzo di Homani.Mi inginocchiai davanti a lui, mi misi a quattro zampe e poi lo guardai. “Montami, mio amore, per favore montami. Mostrami che stallone sei. Io sono la tua cavalla, aperta e pronta per te. Per favore Homani.” Lui si inginocchiò dietro di me e sentii la sua erezione tra le mie gambe. Lo guidai al mio buco in attesa. “Ora, Homani, spingi forte.” Lo fece, la sua completa lunghezza mi penetrò subito facendomi mancare il fiato, anche se era notevolmente più piccolo di Max. Stavo quasi per parlare quando l’istinto prese il sopravvento e lui cominciò ad incularmi duramente. Tirò a sé le mie anche e si mosse dentro e fuori finché non gemette e mi venne dentro. Cominciò ad estrarlo ed allora dissi: “Aspetta, lascia che il cazzo diventi ...
    ... molle e poi io stringerò il culo e terrò il tuo seme dentro di me. Così. Ah grazie, amore.” Restammo sdraiati sugli asciugamani per un po’ senza parlare, poi andammo a nuotare. Quando ritornammo in cabina, questa volta non ebbe bisogno di esortazioni. Era solamente la mia terza volta, ma cominciavo a sentirmi un professionista. Ci accordammo per incontrarci il pomeriggio seguente e ci separammo con un bacio affettuoso.Quando arrivai alla casa del professore il giorno seguente, mi spogliai non appena entrato in classe e quando lui entrò, (con indosso un accappatoio slacciato, notai), io mi alzai, e con un gentile “Buon giorno, signore” e mi piegai a toccare le dita dei piedi.“Tu sei un ragazzo molto birichino, Pietro. Ti darò due colpi addizionali oggi!”“Grazie, signore.” Mentre parlavo sentii il suo dito nel mio ano e contrassi istintivamente il buco alla stimolazione.“Ahh,” fu tutto quello che disse. E poi: “Allarga le gambe, ragazzo. Così. Ora siediti.” Io mi sedetti cautamente. Avendo le gambe allargate, alcuni colpi avevano colpito il mio ano e sentivo delle fitte. Lui camminò verso me slacciando il cordone dell’accappatoio. Lo aprì rivelando il pene eretto che spuntava dal suo corpo nudo. Era notevolmente magro per un uomo di quell'età, ma aveva delle pieghe nella pelle che non avevo mai visto prima di allora, quelle venute con età. Quello che mi sorprese di più, nonostante l'avessi succhiato il giorno prima, era la taglia, ora lo vedevo tutto. Mentre mi veniva vicino si ...
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