1. Estate veneziana - Capitolo 3 finale


    Data: 14/07/2019, Categorie: Anale Gay / Bisex Autore: aramis45, Fonte: xHamster

    ... tolse l’accappatoio e, inmodo imperioso, puntò la sua erezione verso la mia bocca, aperta in attesa. La spinse profondamente nella mia gola, io mi sentii soffocare e lui mi teneva per i capelli. Alla fine lo sentii tremare mentre veniva spruzzando una fontana di sperma dentro di me. “Ben fatto, ragazzo. Ora, avanti con le lezioni!”Tornando a casa per il pranzo ero ancora un po’ stupito dal suo atteggiamento; mi chiedevo quanti altri ragazzi aveva avuto e mi mi chiesi anche se avrebbe potuto fottermi. Il pensiero di quella carne solida dentro di me mi eccitò e mi fece indurire l’uccello. Dovevo ammettere che il cazzo di Homanis era niente comparato a quello di Max, ed ora volevo sperimentare quello del professore.Aspettai nella cabina per circa un'ora prima che lui arrivasse. “Mi spiace Pietro. Abbiamo pranzato tardi e non ho potuto venire via prima.” Mentre parlava gli tirai giù il costume da bagno rivelando il suo uccello già pronto. Glielo succhiai forte, lo volevo sentire disperatamente dentro di me. Da quando Max mi aveva deflorato desideravo il cazzo. Volevo essere riempito. “Oh, Pietro. Per favore, fai presto, io voglio incularti. Tu hai svegliato il sesso dentro di me. Sdraiati sulla schiena, così posso vederti.” Feci come mi diceva, le gambe spalancate e le anche alzate. Lui si sdraòo tra le mie gambe, il suo corpo pigiò sul mio. Con una mano guidai la sua erezione verso la sua meta.“Spingi, Homani. Ohh. Ora fuori, dentro. Più rapido. Più forte. Inculami, Homani, ...
    ... forte.” Lui venne rapidamente e quando si sdraiò su di me sentii il suo pene restringersi nella mia passera. Fu allora che cominciai a considerare il mio ano la mia passera. Avevo sentito mia sorella riferirsi al suo buco chiamandolo la sua passera, così mi sembrò normale che anche il mio si chiamasse così. Strinsi Homani a me mentre lo baciavo, mentre amavo il suo contatto su di me. “Mi piacerebbe che tu potessi continuare a fottermi! Quanto tempo resti a Venezia, amore?”“Domani sarà il mio ultimo giorno, Pietro. Pensavo che saremmo rimasti di più, ma mio padre a cena ieri sera ha detto che partiremo sabato. Come possiamo passare più tempo insieme?”“Baciami ed accarezzami mentre ci penso.” Ci pensai per un po’ mentre godevo delle sue carezze sui miei genitali.“Posso venire stasera nel tuo albergo?”“Penso di sì, c'è un’entrata posteriore su di un piccolo canale.”“Ah sì, io lo so. Arriverò nella tua stanza circa alle 10 stasera. Qual’è il numero?”“320. Oh, Pietro, puoi?”“Sì, Homani, ci sarò!”Poco prima delle dieci uscii silenziosamente da casa nostra e presi la nostra barca. Era piccola, aveva spazio solo per due o tre, l’ideale per me per andare in giro. In breve fui all'ingresso posteriore dell'albergo e la ormeggiai. C'era del personale di servizio in giro ma non fecero caso a me mentre salivo la scala posteriore. Andai al terzo piano e percorsi selenziosamente il corridoio finché non arrivai alla sua stanza. Aprii lentamente la porta. C’era Homani con una vestaglia aperta a ...