Estate veneziana - Capitolo 3 finale
Data: 14/07/2019,
Categorie:
Anale
Gay / Bisex
Autore: aramis45, Fonte: xHamster
... mostrare il suo corpo nudo, il pene eretto ed i neri peli pubici. Mi fermai sulla porta, mi spogliai ed entrai nella stanza nudo. Ero impetuoso, o stupido. Se qualcuno fosse apparso sarei stato in un guaio. Homani si tolse la vestaglia e ci abbracciammo, baciandoci ed accarezzandoci. Lui si fece cadere indietro sul letto ed io precipitai affamato sopra la sua erezione.Dormimmo poco quella notte, avevo svegliato in Homani un appetito, un desiderio inestinguibile di fare sesso con un uomo. Ingoiai un mare di sperma, ne assorbii un lago nei miei intestini. Prima di incontrare Homani ero ancora inesperto, la mia passera quasi inutilizzata. Durante quella notte deve avermi inculato sei o sette volte, i suoi testicoli sembrava non si vuotassero mai. Eravamo sdraiati sul letto, la luce del giorno cominciava ad affacciarsi alla sua finestra, il rumore del Canal Grande stava aumentando; io leccai il suo pube nero, le sue palle, gli accarezzai il torace ed agganciai le sue natiche. “Oh, ancora una volta, per favore Pietro. Passerà molto tempo prima che possa rifarlo, per te... credo di no!” Misi le gambe ai lati del suo corpo, mi chinai sul suo corpo palpitante, mi abbassai lentamente sopra la sua durezza sentendola riempire i miei intestini. Su e giù, su e giù. “Ahhh... Pietro.” Venne e venne anche il cameriere con la colazione. Era un uomo di mezza età e si fermò sulla porta con un sorriso sconcertato sul viso.“Signori, perdonatemi. La prima colazione per il signorino.”“Grazie.” Il ...
... cameriere appoggiò il vassoio su un tavolino, se ne andò ed io mi tolsi il cazzo di Homani ormai flaccido. Controllai anche che ora fosse, erano quasi le sette. “Bene, amore. Facciamo colazione.”“Ma, Pietro, il cameriere... parlerà. Ne sono sicuro. Pietro, aiutami.” Lo lo calmai e ci sedemmo a tavola, ancora nudi. Il cameriere non ci avrebbe fatto caso, pensai. Ritornò dopo poco con il resto della colazione.“Ah, signore” cominciai: “Penso che lei vorrebbe incontrarsi con me, vero?”“Molto, signorino!” Parlammo per un paio di minuti e poi lui se ne andò.“Vedi, nessun problema. Quando è entrato ho visto che c'era una gelosia affamata nei suoi occhi, avrebbe desiderato essere al tuo posto! Io mi sono preoccupato di soddisfarlo, e, beh...”“Grazie amico mio. Mi mancherai.” Finimmo colazione, io mi vestii rapidamente e tornai a casa, sperando di arrivare in camera mia prima che i miei genitori si preoccupassero. Dato che era sabato, fui fortunato e riuscii ad arrivare prima che la casa si svegliasse. Mi sdraiai a letto pensando a cosa fare poi. C'era senza dubbio il mio professore che voleva incularmi ed io desideravo la sensazione del suo cazzo maturo nella mia passera. C'era poi Mauro, il cameriere. Ci eravamo messi d’accordo per incontrarci più tardi in un piccolo caffè in Calle Terà, in una parte di Venezia meno caratteristica dove i turisti non vanno. Fui un ragazzino angelico quella mattina, facendo quello che mi veniva chiesto, pranzando lentamente, aspettando un po' per poi ...