La vendetta - Racconti Erotici

La vendetta

... meno poi mi raggiunge in camera, "Ora devo uscire un attimo, tu intanto vai avanti, c'è da smontare il letto e anche l'armadio, vedi tu cosa riesci a fare io ho già svuotato tutto quello che c'era dentro, poi quando torno ti do una mano a fare il resto."

Rimasto solo finisco di smontare il letto, rimane solo la rete con il materasso in un lato della stanza e comincio a smontare le ante dell'armadio fatto questo tolgo i cassetti della parte centrale e sul fondo dell'armadio noto qualche cosa, la prendo in mano, un perizoma in pizzo lo apro alzandomelo davanti agli occhi immaginandolo indossato dalla proprietaria, sento un rumore alle spalle, è rientrata Barbara, sorride impacciata “Questo credo sia mio” dice prendendomelo di mano.

“Hai buon gusto per l'intimo, non lo avrei mai detto.”

“Stupido” e dicendolo si mette a ridere e mi da un pugno sulla spalla.

Terminiamo di smontare l'armadio insieme poi mi chiede se, visto che ho la scala, può approfittarne per tirare giù le tende.

Sale ma non si fida e mi chiede se posso tenerle ferma la scala.

Mi avvicino e mentre parliamo alzo la testa verso di lei ma il mio sguardo è attirato più che dal suo volto da quello che sta sotto la gonna.

Barbara è una ragazza di 27 anni, capelli corti neri grandi occhi verdi e una bocca sensuale che solo a vederla ti vien voglia di baciare, il fisico asciutto di una ragazza sportiva che ogni giorno si fa qualche chilometro di corsa e ogni domenica nessuno le toglie un giro in ...

... collina con la sua MTB.

Porta la terza di reggiseno e ha un culo che non sfigurerebbe per niente se messo a confronto con quello di una brasiliana.

I miei occhi scorgono prima un paio di calze autoreggenti che vestono due gambe che sembra non finiscano mai da quanto lunghe e affusolate sono, poi risalgono fino a posarsi sul suo splendido culo.

Porta un perizoma che al momento è come se non ci fosse perché muovendosi sulla scala si vede chiaramente che le è entrato tra le labbra lasciando quindi la patatina scoperta.

“Non ti sembra?”

Mi ero perso nei miei pensieri e totalmente rapito da quella visione non avevo più sentito quello che mi stava dicendo.

“Scusa, mi sembrava di aver dimenticato una cosa importante e preso dai miei pensieri non ho seguito il discorso.” farfugliai ma dovetti essere poco convincente.

“Si, e io sono nonna papera, non ti vergogni di approfittare di una povera ragazza indifesa e sbirciare sotto le gonne?” Dice scendendo dalla scala.

La guardo, ora arriva la sfuriata, che figura di merda, adesso sicuramente mi caccia via e poi chiama

Mara, (mia moglie) e le racconta tutto, penso.

Invece è tranquilla anzi sorride mentre mi parla, prendo coraggio e ci provo, lei mi è sempre piaciuta ma è una ragazza di sani principi fedele e mai avrei potuto pensare di tentare un simile approccio con lei, non finché stava con il suo compagno almeno...

“Volevo essere sicuro del tuo buon gusto riguardo l'intimo, il perizoma di prima era bello ma ...