La sorella della vicina
Data: 17/07/2019,
Categorie:
Etero
Autore: DoReDo
Tutto iniziò circa 14 anni fa: io appena 16enne, gli ormoni a mille e le prime pulsazioni sessuali che iniziano ad essere soddisfatte; lei 30enne, non più una ragazzina, ormai una donna che sa quello che vuole e soprattutto come lo vuole.
Fisico statuario, un bel sedere sodo a completamento di gambe snelle e lunghissime, seno non troppo grande ma sodo e dalla forma perfetta, castana con capelli voluminosi ed occhi castani tendenti al verde.
Era un'estate torrida, io da qualche giorno a casa per le vacanze estive e con la fortuna di abitare proprio nello stesso palazzo di sua sorella; stesso palazzo, stesso pianerottolo, terrazze una di fianco all'altra e in un piccolo paese in cui ci si conosce tutti e molto bene.
Era un pomeriggio come gli altri, passato come al solito ore ed ore davanti alla play. Saranno state le 15, palazzo deserto, i miei a lavoro come il resto dei vicini e dopo un paio d'ore passate ad imprecare contro il videogioco, decido di uscire in terrazzo per prendere una boccata d'aria. Esco guardando dritto davanti a me il panorama, quando ad un certo punto sento un "ciao!" dal tono basso ma deciso. Mi giro alla mia destra dove la vedo che mi fissa, con gli occhiali abbassati, un bikini da urlo che lasciava veramente poco all'immaginazione, distesa su una sdraio intenta a prendere il sole.
"Ciao!" le rispondo con un tono misto tra l'imbarazzo e l'eccitato. Riprendo la mia sicurezza nel parlare con una persona che fondamentalmente conosco e le dico ...
... "Non ti avevo vista per niente. Pensavo di essere l'unico in tutto il palazzo!".
"Anche io pensavo non ci fosse nessuno" mi rispose lei. "Infatti ho chiesto a mia sorella se mi lasciava le chiavi di casa, così ne avrei approfittato per prendere un po' di sole in terrazza. Avevo pensato che magari trovarsi una semi nuda nel palazzo avrebbe dato fastidio a qualcuno degli inquilini".
Non so come mi uscì, ma così in un momento di mancanza di filtro tra cervello e bocca le risposi: "A me non da fastidio sicuramente. Anzi diciamo proprio che apprezzo volentieri!".
Lei, con un sorriso malizioso e con l'aria scanzonata mi rispose: "Beh...
diciamo che sei ancora un po' troppo piccolo per me! Altrimenti un pensierino ce l'avrei fatto volentieri! Infondo sei un bel ragazzo!". Si rimise gli occhiali a posto, un sorrisino malizioso sulle labbra ed aggiunse: "Quindi se ci sei solo tu, non ti dispiace nemmeno se prendo il sole in topless?!".
Senza che riuscissi ad aggiungere altro, inarcò leggermente la schiena, infilò le mani e si tolse il sopra del bikini.
Imbarazzato e con un principio di erezione, la salutai farfugliando qualcosa e scomparii in casa a scaricare la mia "tensione".
Ed è da qui che parte la prefazione di quello che è successo l'estate scorsa. In 13 anni, i rapporti con lei rimasero uguali, saluti e 4 chiacchiere quando ci si incontrava; con il crescere dell'età io acquisii sicurezza ed il rapporto tra di noi divenne quello di due persone mature che si ...