1. Tea la mia vita del ca...zo


    Data: 17/07/2019, Categorie: Etero Autore: Bastino9

    ... penetrare, riempire di sperma. Caddi in un sonno profondo ma turbato, quando mi svegliai era quasi mezzogiorno ed ero sola, sul letto erano evidenti i segni della notte precedente, in un flashblack l’evento vissuto mi tornò alla mente, facendomi rivivere i momenti della deflorazione e anche l’intimo piacere provato del quale comunque non mi vergognavo. Mi toccai la vagina la sentivo ancora dolente ma invece il clitoride era turgido ed eretto: mi masturbai fino ad avere il un orgasmo: il mio primo da sverginata!. Quello che avevo subito da Andrea ed il piacere provato mi spaventava: che cosa sarebbe successo nei prossimi giorni o mesi con quell’uomo che io continuavo ad odiare?. Non riuscii a darmi risposte perché grande era mia confusione, mi guardai intorno e mi alzai per aprire la tapparella e la finestra; era una bella giornata di sole. Diedi una rassettata alla camera poi tornai nella nostra (la mia e di Enrico) stanza e mi sentii afflitta per Enrico. Rivestita uscii senza meta per rientrare verso le sette di sera, non c’era nessuno per cui mi diressi verso la mia camera ma aprendo la porta ed entrando gridai per lo spavento: stravaccato sul letto c’era Andrea. ma io rimasi ferma continuai a rimanere ferma allora si alzò e mi prese per entrambe le braccia, mi sollevò avvicinandomi al letto sul quale mi fece cadere secca. Lo guardavo furiosa gli avrei voluto tirare un calcio tra le gambe mentre si stava spogliando fino a rimanere in slip non lo feci. non lo assecondai ...
    ... ma lui fece partire un manrovescio potente che mi lasciò intontita. . Mi alzai che mi tremavano le gambe stavo per cadere quando lui mi trattenne così riuscii a spogliarmi, mi abbracciò e sentii il suo corpo caldo, il suo petto leggermente peloso solleticava le mammelle, mi fece stendere sul letto e poi lui si adagiò su di me infilando la sua asta ancora molle tra le mie gambe, le sue mani carezzavano il mio volto, le sue dita si infilavano tra i miei capelli, la sua lingua leccava ora i lobi delle orecchie ora il collo, il suo respiro caldo e tabaccoso sul mio viso lo trovavo gradevolmente maschio. Lui era bravo e mi aveva fatto eccitare quando cominciò a leccarmi le ascelle, i capezzoli e, quando cominciò a mordicchiarli in un concrescendo continuo, non potei reprimermi dal sospirare un disteso intenso modulato, un fremito mi percorse in tutto il corpo facendomi inumidire la vagina, allargai le gambe ero pronta a riceverlo e lui non mancò all’appuntamento. , . Mi rendevo conto che lui eccitato rispondeva ai miei lamenti sempre con maggiore intensità e velocità, lo tirava fuori, faceva scivolare il glande sull’esterno della vulva, accarezzava il mio clitoride che ormai senza paura si inturgidiva e voleva essere masturbato, mi ripenetrava rapido e con velocità mi martellava, ormai sentivo il suo glande passare oltre il collo dell’utero e questo mi procurava dei brividi di piacere. Finalmente sentii il suo viso sulla vagina, le dita masturbavano il clitoride, le sue labbra lo ...
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