1. Tea la mia vita del ca...zo


    Data: 17/07/2019, Categorie: Etero Autore: Bastino9

    ... sessuali si erano sempre limitate a masturbare i ragazzi, anche il mio patrigno non mi chiedeva altro mentre si masturbava accarezzandomi le tette. Sentii la sua mano dal palmo largo con dita lunghe scendere lungo il mio viso con una delicatezza inaspettata, scivolò dietro il collo e con un gesto deciso avvicinò il mio volto al suo, le sue labbra sulle mie, la sua lingua poggiata sui miei denti aspettava che aprissi la bocca per entrare, avrei voluto resistere ma l’accolsi. Ero rimasta completamente sconvolta mi aspettavo che Andrea, quell’uomo antipatico presuntuoso dominante aggressivo, mi stuprasse invece mi stava prendendo con la dolcezza di un amante innamorato. Senza che quel bacio si interrompesse ci adagiammo sul letto ed io lasciai che lui continuasse a muovere la lingua dentro di me, spingendola oltre ogni limite, la succhiava fino a sciogliere ogni mia resistenza. Fui tentata di abbracciarlo ma desistetti con l’angoscioso dubbio: ma ogni pensiero cedette al piacere che provavo, le sue mani si poggiarono sul mio petto stringendo le mammelle che sollevò portandole verso le bocca, i denti strinsero appena il capezzolo, la lingua ne leccava la punta, lo succhiava con intensità, emisi un sospiro che lui percepì e ricambiò con un più deciso morso al quale risposi ancora con un tono di voce alto ampio e modulato. Lasciai cadere le braccia poggiando le mani sul suo pube e sussurrai ma questo non lo fermò anzi continuò prima con movimenti brevi e distanziati poi invece ...
    ... sempre più ravvicinati rudi fino ad essere violenti. Ero in una tempesta di emozioni. Da un lato ero in preda al dolore che mi provocava quel pene molto grosso che mi aveva sverginata i cui movimenti nella vagina ancora quasi vergine mi facevano soffrire, sentivo una forte sofferenza; dall’altro ero furiosa per l’affronto della violenza subita, odiavo quell’uomo purtuttavia sessualmente era attratta da lui; più il dolore si allentava più cominciavo a sentirmi eccitata e coinvolta. In preda a queste sentimenti lo sentii emettere dei versi gutturali di piacere, aveva piantato tutto il suo pene fin oltre la mia vulva e la stava riempiendo del suo sperma. Avevo percepito sulle pareti vaginali ed uterine i suoi schizzi abbondanti e non potei non provare una sensazione di piacere. Udii la sua voce perentoria che mi diceva obbediente mi alzai e tornai da lui pulita e profumata e ci acconciammo sdraiati uno accanto all'altro con lui dietro che mi teneva piazzato il membro tra le gambe ed una mano poggiata sul pube quasi a proteggere la sua conquista. Non riuscivo più a provare quell’odio che mi aveva pervaso prima, quel suo considerarmi sua come una cosa da usare come e quando voleva non lo trovavo, in quel momento, più così repellente e odioso. Ero solo poco più di una ragazzina di diciannove anni che era appena stata avviata alla vita sessuale, ora ero “donna”. Certamente non era stato il modo migliore per diventarlo ma nonostante ciò avevo provato piacere nel sentirmi aprire, ...
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