1. Il gioco delle perle di vetro


    Data: 18/07/2019, Categorie: Prime Esperienze Autore: Binario, Fonte: Annunci69

    3 agosto 2015, ultimi giorni di lavoro prima delle agognate vacanze. Una telefonata alle 10,30 circa, un numero che non ho in memoria, rispondo, è un nuovo candidato interessato all'annuncio di lavoro. Abita a Pescara.
    
    Al termine della conversazione con cui ho fissato un incontro per fine agosto, la mia mente è volata a Claudia. Una piacente mora incontrata a Pescara due anni fa. Ci eravamo conosciuti attraverso una chat, per single. Fin da subito i nostri interessi si erano intrecciati ed in meno che non si dica, eravamo giunti a scambiarci i rispettivi numeri di cellulare. Flirtammo per qualche mese. Spesso i nostri messaggi diventavano delle palle infuocate. Come in un gioco da guerra, ciascuno cercava di colpire, il più profondamente possibile, l’altro nella fantasia e nelle voglie. Ci perdevamo completamente. Nel momento in cui il tempo per un incontro sembrava essere maturo, fui colpito da un’influenza di stagione.
    
    Viveva sola era single. Ma, non appena ristabilito, volai da lei.
    
    La coincidenza di oggi ha risvegliato i miei ricordi ed in queste ore di solitudine agostana provo a “materializzarli” in un racconto che spero possa piacere ai tanti lettori di annunci.
    
    Nel periodo di fitta corrispondenza, c'eravamo scambiati molte foto, ma l’idea di incontrarla dal vivo aveva un deciso sapore di magico. Era stata sempre molto provocante e gli scatti ancora di più. Mi ero sempre chiesto chi fosse l’autore dal momento che non potevano essere dei selfie.
    
    Giunto ...
    ... in prossimità dell'indirizzo cerco un fioraio. Ho in mente delle gerbere e rose di colori diversi. Una soltanto rossa.
    
    Cerco il suo nome sull'impianto, con fatica la trovo, non immaginavo che esistessero dei palazzi cosi popolati a Pescara centro. Un via vai di persone, ne approfitto della gentilezza di un inquilino entro dentro e la chiamo a telefono per chiederle di guidarmi in quel labirinto. Su, giù, poi destra ed infine in fondo. Abitava in un appartamento nel seminterrato dell’ala opposta all'ingresso. Da lontano la vedo in fondo al corridoio è lei che mi aspetta tenendo telefono in mano ed in compagnia dei suoi vicini che tentavano di far entrare un elettrodomestico dalla porta. Mi cimento nella parte di un vecchio amico per non dare adito ai vicini del fatto che Claudia si fosse data agli incontri al buio.
    
    "Passavo di qua, fra qualche giorno è il tuo compleanno ed ho pensato di farti una sorpresa".
    
    Una volta dentro, chiuse la porta e finse di scivolare a terra, di spalle, come un eroina reduce da un’impresa ciclopica come quella di riuscire a contenere l’invadenza dei vicini. Li per lì mi ispirò una profonda tenerezza, e le diedi istintivamente un bacio sulla fronte. Notai il suo sguardo tra il piacere di vedermi e la sorpresa per i fiori.
    
    L’appartamento era poco illuminato, ma ben arredato. Ci accomodammo nel salotto di caso e per divagare iniziammo la nostra conversazione parlando del lavoro del suo lavoro. Era tornata da un po dal suo ultimo viaggio a ...
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