1. Guardiano del corpo


    Data: 18/07/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: Foro_Romano

    ... stentato. "Io sono sempre in giro per il mondo per i miei concerti e non sono in grado di seguire da vicino mio figlio Adam..."
    
    "Suo figlio che vive qui in Italia", aggiunse il giudice.
    
    "Si, esatto, nella mia villa in Toscana, nel Chianti. Lui ha preferito vivere qui perché dice che gli piace di più il paesaggio, l'arte, la cultura. Lo affascina l'antico che si respira (così dice) anche nell'aria. Lui ha uno spirito artistico, un po' come me, ma io lo esprimo nelle mie canzoni invece a lui piace disegnare..."
    
    "Va bene, ma arriviamo ai fatti. Suo figlio, ha 17 anni se non sbaglio, non ha una madre?".
    
    "Si, certo, ma anche lei è molto impegnata. Lei è attrice, come saprà, e poi siamo separati da anni ed io ho l'affidamento di nostro figlio. Insomma, siamo persone famose e siamo (come può comprendere, signor giudice) sempre assediati dai fan, dai giornalisti e da molti esaltati che potrebbero anche voler fare del male a me ed a mio figlio. Così ho assunto delle guardie del corpo a nostra difesa. In particolare ho posto mio figlio Adam sotto la tutela esclusiva di quel signore", ed indicò verso l'accusato. "Mi sembrava affidabile e più che in grado di difenderlo da qualche malintenzionato... Invece... invece non l'ho difeso da sé stesso, purtroppo".
    
    "Lei non si era accorto di niente? Voglio dire. Non aveva mai capito certe tendenze di suo figlio?"
    
    "Nooo... siii... insomma, che vuole, lui ha uno spirito artistico, come le ho detto, è sensibile, di animo buono. ...
    ... Sono certo che è stato lui a spingerlo a fare certe cose. Non credo proprio che mio figlio abbia mai pensato a quelle cose".
    
    "Ma suo figlio ha 17 anni. Anche se non è maggiorenne, non è proprio un bambino!".
    
    "Ok, ok... ma... non è da lui... ecco".
    
    "Bene, adesso che abbiamo capito come stanno le cose, può accomodarsi signor Banner e facciamo entrare a testimoniare la vittima. Che venga il signor Adam Banner e sentiamo che cosa ha da dire".
    
    Gli addetti del tribunale lasciarono il passo ad un giovane esile, biondo, piuttosto efebico, che si andò a sedere sullo scranno dei testimoni. Era veramente bello, a dispetto del padre. Aveva certamente preso tutto dalla madre, considerata una delle donne più belle del mondo.
    
    "Adam Banner, tu sai perché sei qui". Il ragazzo annuì. "Raccontaci come sono andati i fatti".
    
    "Signor giudice...", disse mostrandosi subito sicuro di sé. "Io so da sempre, sin da quando ho memoria, che sono omosessuale. Mi piacciono gli uomini, ecco, e non ho nessun dubbio su questo. Fin da piccolo, quando vedevo un uomo che mi piaceva, poi dovevo tirarmi una sega immaginando di fare l'amore con lui".
    
    L'avvocato della difesa fece un gesto come per cercare di interromperlo o di giustificarlo per il linguaggio usato, ma il giudice, con una mano, lo fermò. "Vada avanti".
    
    "Capivo però che la fama dei miei genitori mi avrebbe attirato addosso tanti approfittatori ed ero deciso che l'uomo per me l'avrei scelto io. Intendo dire quello che mi avrebbe ...