Guardiano del corpo
Data: 18/07/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Foro_Romano
... fatto provare il piacere sessuale, quello vero, quello tra due persone". L'imbarazzo del pubblico si poteva tagliare col coltello, ma lui continuò.
"Quando arrivò lui a farmi da guardia del corpo capii che era quello che stavo aspettando. Mi faceva impazzire di voglia. Lo vedevo così maschio, lo desideravo con tutto me stesso. Capii allora che cosa voleva dire innamorarsi veramente di qualcuno. Sin dal primo giorno ho cercato di farglielo capire in tutti i modi. Coglievo ogni occasione per strusciarmi a lui, gli facevo gli occhi dolci, facevo delle allusioni, arrivai a toccarlo lì... a toccargli il pacco, insomma..."
"D'accordo. E lui?"
"Lui niente. Lui si scostava, rimaneva sempre nel suo ruolo. Non mi dava mai nemmeno la più piccola speranza. E io ne soffrivo. Ho sofferto tanto, signor giudice, tanto, mi creda. Non mangiavo più, non dormivo più, pensavo solo a lui, lo volevo su di me. Ogni giorno ci provavo ed ogni giorno venivo respinto. Sicché decisi che gli dovevo parlare sinceramente a quattrocchi, senza testimoni attorno, in maniera tale che anche lui si sentisse libero di dirmi se provava qualcosa per me... almeno lo speravo".
"Dunque?"
"Quel giorno gli dissi che dovevamo prendere la macchina. Mi chiese dove volevo essere portato e io risposi di cominciare a guidare che glielo avrei detto dopo. Così gli feci fare le strade più strane, sempre più isolate fino a che arrivammo in aperta campagna, circondati da tanto verde di prati e alberi, il paesaggio ...
... che piace a me. Gli dissi di fermarsi e di venire a sedersi dietro con me. Lo vidi un po' indeciso ma lo fece. Una volta vicini gli misi una mano sulla coscia... Oddio... al solo pensiero...". Il ragazzo ebbe un fremito.
"Vuole fermarsi?", lo incalzò il giudice.
"No, no... ecco... E' che al solo ricordo... Beh fu allora che gli dissi tutto. Gli scaricai addosso tutta la tensione che avevo accumulato e cominciai a piangere. Caddi a piangergli sulla spalla. Lui... (il ricordo gli strozzava la gola) lui... mi avvolse col suo braccio. Dopo un po' mi alzò la testa con una mano sotto il mento, mi guardò intensamente e... e... e mi diede un bacio sulle labbra. Aveva gli occhi lucidi, era commosso anche lui ma ancora non sapevo se lo era per me e c'era qualcos'altro. E poi lui... lui..."
Guardò nella direzione dell'imputato "...mi disse che anche lui mi amava".
"E' vero, ti amo e ti amerò sempre"
"L'imputato faccia silenzio!"
Il giovane sorrise tra le lacrime. "Poi mi strinse a sé e mi dette un altro bacio. Uno vero, profondo, come non ne avevo mai provati. La sua lingua si muoveva nella mia bocca, le nostre salive si fusero assieme, come... le nostre anime".
"E li avvenne il fatto?"
"Si, signor giudice, si. Ci siamo lasciati andare, li sul sedile posteriore dell'auto. Ci siamo spogliati completamente, mi sono sdraiato e lui è venuto sopra di me, mi ha baciato ancora, mi ha succhiato il petto, qui al capezzolo, poi mi ha lasciato lo spazio per muovermi e anch'io ...