Notte calda - Racconti Erotici

Notte calda

... capace di soddisfare tutte noi.

Tutti sono d’accordo di mettermi alla prova. Io non ho ancora sborrato, per cui sono più fresco degli altri cinque maschi ed il fatto che le femmine siano tutte già un po’ su di giri mi facilita il compito: la prima la ho già soddisfatta, ne devo accontentare ancora solo sei. Mi metto d’impegno con le due che avevano avuto quest’iniziativa cominciando con il leccare la figa di una mentre sditalinavo l’altra. La mia lingua fa vibrare la femmina sotto di me che non ci mette molto ad avere un orgasmo, mentre l’altra gode ma non pare ancora pronta a venire: vuole il cazzo nella fica ma devo conservami per le altre tre per cui lo punto nel culo e, stringendola forte a me, le ficco due dita nella patata non lasciandola sino a che con un gemito si accascia:

- Nevio sei troppo forte, aveva ragione Luciano di insistere perché veniste anche voi alla festa.

Mentre questa se ne va in disparte a riprendere fiato, accolta da un fragoroso applauso, si fa avanti una moretta, piccolina ma tutto pepe:

- Fatti sotto bel stallone, voglio vedere e sentire cosa sai fare.

- Bella mia verginella vai tranquilla che ho cazzo e lingua per tutte, le rispondo mentre Rosalba si avvicina alle ultime due ragazze vergini del mio cazzo a parlottare.

Con la moretta l’impresa mi è più difficile: ho il cazzo duro dall’inizio della serata e temo di non farcela a non sborrare, per cui la distendo sul tappeto e comincio a baciarla partendo dalla bocca per ...

... passare sul collo e quindi alle tette che succhio e mordicchio sino a sentire i capezzoli duri come bottoni; a questo punto mi porto all’interno delle cosce, mettendo due dita nel buco del culo e leccando e mordicchiando tutto, badando bene a non toccare la figa: deve venire senza penetrazione alcuna. Ci riesco dopo almeno dieci minuti di lavoro che mi impegnano tanto sia fisicamente che mentalmente al punto che – fortunatamente – il cazzo si ammoscia un pochino: i sospiri di goduria della morettta vengono approvati da un’acclamazione di tutti.

Superata anche la quarta prova si fa avanti una ragazza castana, dal corpicino snello e slanciato e le tettine piccole e sode con i capezzoli rivolti all’insù non le darei più di venti/venticinque anni: anche a questa un servizio di lingua con strizzatine alle tette e al culo, quindi il cazzo nella fica e due dita nel culo che si muovono freneticamente sino a farla gridare basta, basta non ce la faccio più!

Per la sesta prova si fa avanti una biondona, la più anziana del gruppo (forse l’unica vicina ai cinquant’anni): non saprei dire se bionda naturale perché non aveva peli né attorno alla fica né sulle ascelle. Comunque un bel figone, tetta di una settima misura abbondante, un filo di pancetta ma un culone invitante. Purtroppo con questa l’iniziativa mi scappa di mano: è lei, evidentemente molto navigata, che apre il gioco trascinandomi su di un grande divano piazzato in mezzo al salone: mi lecca tutto il torace, mordicchiandomi i ...