1. DIVINITA' IN GINOCCHIO


    Data: 18/07/2019, Categorie: Etero Lesbo Autore: Browserfast, Fonte: RaccontiMilu

    ... tornata, sta tornando. E non sono la sola ad averla. Credo che sia la prima volta che bacia una ragazza, anche se lo fa con una certa naturalezza. Ha appena fatto sesso, ma non le è bastato. E anche io ho fatto sesso da pochissimo e non mi è bastato. Perché stavamo correndo verso questo momento qui, un paio di ore prima dell’alba. Tutto ciò che è avvenuto prima, lo sapevamo, era solo un piacevole preliminare regalato a qualcun altro. Quando sono arrivata qui, l’altra sera, non ci pensavo nemmeno più. Dopo tre settimane di Londra, la mia unica prospettiva era quella di crogiolarmi per qualche giorno al sole sulla spiaggia di questo villaggio vacanze dove lei lavora facendo foto alle famiglie di turisti e rivendendole la sera. Quella sera ero distrutta. Un po’ per le folli ore che avevano preceduto la mia partenza, un po’ perché il viaggio mi aveva sballottata. Londra, Fiumicino, i miei che mi portano la valigia con le cose adatte a una vacanza sul mare, le loro attenzioni e le loro raccomandazioni, le solite cose. Poi l’aereo, il trasferimento qui. Non ho dormito quanto avrei voluto. Serena mi aveva accompagnata al suo bungalow, mi aveva detto di farmi una doccia e di raggiungerla a cena, insieme agli altri animatori, che ci avrebbe pensato lei a tenermi il posto e a mettermi qualcosa da parte. Invece, dopo la doccia, mi sono asciugata e rivestita. Prima di mettermi i sandali mi sono stesa “solo un attimo” sul lettone e ciao, se ne è riparlato la mattina dopo. Se ne è ...
    ... riparlato per modo di dire, perché in realtà mi sono svegliata trovando sul comodino un biglietto sul quale c’era scritto che l’avrei trovata in spiaggia e che mi lasciava la card per fare colazione al bar, nel caso mi fossi svegliata troppo tardi per farla al ristorante. Sono uscita con indosso il vestitino con il quale avevo dormito, completamente spiegazzato ma sticazzi, ho fatto colazione e sono tornata nel bungalow. Qui per la prima volta mi sono resa conto del casino totale in cui vive Serena. Ho messo un po’ in ordine, mi sono infilata il costume e sono andata in spiaggia. Mare formidabile, non c’è che dire. Spiaggia pure, con qualche lettino vuoto. Se non proprio finita, la stagione volge al termine. Serena mi ha vista prima che io vedessi lei e mi ha indicato il lettino. Proprio all’estremo, là dove comincia la spiaggia libera, ma almeno è in prima fila. Non mi dispiace per nulla. Mi ha detto di fare il cazzo che mi pareva, che lei avrebbe avuto da lavorare almeno fino a mezzogiorno e mezza, quando l’animazione finisce. L’ho ringraziata, mi sono stesa e dopo essermi messa le cuffiette mi sono fatta il solito impacco di crema solare. Mi sono messa a guardare la fauna, Serena che si allontanava con la Canon in mano provando a circuire bambini e bambine insieme a un altro ragazzo dell’animazione. In spiaggia nulla da segnalare, famiglie normali, coppie con o senza figli. Tranne un paio di casi. Due figaccioni nemmeno troppo in là con gli anni e con mogli al seguito. Una di ...