1. 054 - Giacomo, la sorella e la sua famiglia contadina


    Data: 19/07/2019, Categorie: Etero Sesso di Gruppo Incesti Lesbo Dominazione / BDSM Autoerotismo Gay / Bisex Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu

    ... corpo non c�è ombra di cellulite e nemmeno di smagliature. La seconda sorella è Giorgia, di anni ne ha trentacinque, capelli biondi lunghi oltre le spalle, visino delicato con il nasino all�insù e la bocca ben disegnata, una bambolina, con un corpo da favola, un sederino fantastico e le tettine piccole tipo coppa di champagne, alta un metro e sessantotto, veramente una fighetta della madonna! In ordine di nascita, Simone che ha trentatre anni, con la barba bionda e un po� spelacchiato in testa, diciamo che ha l�attaccatura dei capelli piuttosto alta! Alto uno e novanta occhi naturalmente chiari e fisico alla Silvester Stallone in �Rambo�. Per non dimenticare nulla, ha un cazzone che a riposo è piccolino e incappucciato, ma quando gli diventa duro è una bestia che non finisce mai! Proseguendo, abbiamo Adriano, trentuno anni, magro come un chiodo, capelli scuri come la mamma e occhi stranamente scuri, un viso regolare con un naso importante, è alto un metro e ottanta con un pisello non troppo lungo ma molto largo, circonciso a seguito di una operazione subita quando era bambino, perché la pelle del prepuzio non gli scendeva. Ultima mia sorellina più piccola Lucia che di anni ne ha ventitré, è la esatta fotocopia di Giorgia, uguale in tutto fisicamente e caratterialmente. Io, l�ho già detto, mi chiamo Giacomo ho ventiquattro anni e ho il fisico diverso da tutti, non sono molto muscoloso e sono magro, alto un metro e ottantacinque occhi chiari e bel viso da architetto fighetta. ...
    ... Il cazzo è il mio orgoglio e devo dire che lo esibisco volentieri in quanto molti quando mi vedono restano basiti dalle dimensioni che la natura mi ha abbondantemente elargito.Vi ho raccontato prima la giornata nel mio rifugio e il mio ritorno a casa��.Eravamo rimasti che nudo mi ero infilato in camera mia e subito dopo essermi asciugato per bene la pelle del corpo, aprii la finestra che dava sul retro della casa e vidi una scena che ancora oggi mi è rimasta chiara e limpida stampata nella mente.Cinquanta metri più in basso, mio padre, con i calzoni abbassati, in piedi, di profilo, dietro a mia sorella Maria, che allora aveva trentuno anni. Lei stava piegata in avanti, appoggiata con le braccia tese, ad un covone di paglia, nuda dalla cintola in giù e lui che la possedeva abbrancandogli con le mani le pesanti tette. Non riuscivo a vedere se il dardo di mio padre fosse piantato nel culo o nella figa di Maria, ma di sicuro lei godeva come una troia. In lontananza si udiva ���.�Bravo papà, bravo, uummmhhh continuaaaaa, scopami, bravo il mio paparinooo!!!�Lui emetteva dei grugniti animali����Aggghhhh, agggggg, ahhhhhh, ahhhhhh, uuummmmm�..�Mi accorsi solo allora che quasi inconsciamente la mia mano si era impossessata del mio cazzo e che mi stavo segando velocemente. Preso dai sensi di colpa, per un attimo abbandonai il pene, come se scottasse, poi i miei occhi e le mie orecchie si immersero di nuovo in quella strana ed eccitante esibizione e così quasi a malincuore lo impugnai ...
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