1. 054 - Giacomo, la sorella e la sua famiglia contadina


    Data: 19/07/2019, Categorie: Etero Sesso di Gruppo Incesti Lesbo Dominazione / BDSM Autoerotismo Gay / Bisex Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu

    ... della chiave, finalmente, dopo parecchi lunghi minuti di silenzio, vidi la mano destra della mamma accarezzare da sopra il reggiseno di pizzo le tettine di Lucia.Ora, anche le mani della mia giovanissima sorella, si misero in azione e la vidi accarezzare dapprima la parte interna di una coscia di mamma e poi il mio sguardo la seguì mentre si incuneava fra le cosce ora divaricate della mia dolce madre. Lucia, scese all�improvviso dal letto, e la vidi avvicinarsi velocemente alla porta, fui un fulmine e mi nascosi, mascherato dalla pianta di Ficus Benjamin , dietro la colonna del corridoio. La vidi, fra le foglie verdi, affacciarsi e sporgere il viso oltre la porta, girò il capo un paio di volte a destra e a sinistra, poi rientrò nella camera e udii lo scatto del chiavistello scorrevole. Compresi allora che si erano sigillate dentro e la mia curiosità, mista a eccitazione, non fece altro che salire ancora; mi riavvicinai all�uscio e spiai ancora attraverso il buco della serratura. Le due donne si erano intanto spogliate nude e la mamma si era sdraiata comoda sul letto, in quella posizione non riuscivo a vedere nulla, capivo e intuivo le cose ma non le vedevo. Il capo di Lucia era fra le gambe di mamma che stava di fronte a lei in posizione ginecologica, comprendevo che gli stava leccando molto probabilmente la figa ma purtroppo non le vedevo. Ancora una volta fui aiutato dalla fortuna, perché la mia bella genitrice, fece smettere Lucia e scese dal letto, poi fece sdraiare mia ...
    ... sorella e prendendola per le caviglie la aiutò a mettersi nella stessa posizione sua ma di traverso del letto. Per un attimo, di sfuggita, vidi la figa di Lucia, mi faceva tenerezza, piccolina, depilata, liscia, senza un pelo, poi vidi la mamma, da dietro, in piedi, che, con le gambe leggermente divaricate, si chinava fra le cosce di Lucia e fui ipnotizzato dal suo magnifico culo e dal fitto bosco scuro che gli ricopriva la figa. Visto da dietro in primo piano il culone della mamma era monumentale, ma non flaccido, direi sodo e compatto, in mezzo si intravedeva il buco del culo, depilato e lievemente arrossato attorno alla rosetta. Poi, il buio, il buio pesto, non si vedeva assolutamente la figa, era coperta e celata alla vista da un folto bosco di riccioli neri. Mi accorsi in quel momento che il mio pene era rigido come poche volte nella mia vita, senza distogliere lo sguardo dalla scena che stava avvenendo dietro la porta, armeggiando in modo convulso, mi abbassai sul davanti, i pantaloncini e le mutande e le bloccai sotto le palle, me lo impugnai e iniziai a segarmi lentamente. Ora la mamma e Lucia si erano sdraiate in modo da mettere le loro fighe una contro l�altra, formavano una doppia �V� con i vertici interni a sfregare uno contro l�altro. Le mani di entrambe ora si dedicavano ai capezzoli e alle mammelle in genere, muovevano il bacino con un movimento sincronizzato; io le udii godere, vidi poi mia madre allungarsi verso il comodino e aprire il cassetto estraendovi un ...