183 - Nonno e zio stuprano la nipote Giulia
Data: 19/07/2019,
Categorie:
Etero
Sesso di Gruppo
Incesti
Dominazione / BDSM
Autoerotismo
Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu
... portati la bottiglia del chianti ed i bicchieri. Fra di loro un tavolo pesante, in cemento, con una sola colonna centrale e con la superficie ricoperta da un mosaico di piastrelline multicolori che formavano l�immagine di una grande anfora con dentro dei fiori. Sopra a questo tavolo a cielo aperto due lampioni che illuminavano fiocamente la zona. Mi sedetti vicino al nonno ed accettai il bicchiere colmo di vino che lui mi offriva. Gli occhi azzurri dello zio, mi fissavano intensamente. Sollevai lo sguardo al cielo e vidi, tra le sagome scure delle foglie di un enorme fico, il baluginare pallido di un ammasso di stelle. Mi parve che la volta scurissima del cielo mostrasse tutte quelle stelle come a volersi proteggere per la sua disarmante nudità. Era come me, anch�io mi sentivo nuda ed indifesa sotto quel vestitino leggero. Alcune stelle formavano la sagoma di un volto, immaginai in quella lontana icona il viso serio e porcello di mio zio. Le mie gambe, quelle gambe adorabili e vivaci, che lo zio aveva ammirato nel pomeriggio, esse, al solo pensiero, si dischiusero un po� , poi la razionalità ebbe il sopravvento sulla fantasia, riuscii a riavermi ed allora le serrai fortemente, quasi a voler preservare anche dai possibili sguardi del nonno, la mi integrità sessuale.Rimasi esterrefatta quando la mano del nonno si posò sulla parte superiore della mia coscia. La nonna seduta di fianco a zio Matteo chiacchierava tranquilla mentre suo marito saliva pian piano con la mano verso la ...
... mia intimità. Compresi che sul mio viso avevo stampata una espressione ebete ed al tempo stesso sognante, per metà era piacere e per l�altra metà era profonda sofferenza interiore. Il dorso della mano destra del nonno si appoggiò contro le mie mutandine e premette muovendolo un po�. Gli presi la mano e con mille celati sforzi tentai di allontanargliela. Si voltò verso di me e mi fissò negli occhi, poi sentii le sue dita farsi strada sotto la leggera stoffa del perizoma e quindi introdursi fra le labbra della mia patatina.La nonna e lo zio parlavano e bevevano, il nonno invece, nascosto dallo spessissimo tavolo, aveva estratto il suo cazzo. Non potei fare a meno di notarlo, ne rimasi stupita ed ammirata, ce l�aveva grandissimo e parecchio lungo. Il suo sguardo mi fece capire che desiderava che glielo prendessi in mano, anch�io in verità anelavo la stessa cosa. La mia manina piccola e morbida circondò una parte di quel tronco duro, lui ci mise sopra la sua mano e la mosse in basso. Lucido e teso, il glande del nonno, fece la sua comparsa. Al tatto pareva velluto a vista era rossastro e rilucente, la corona del glande era simile ad un grosso fungo porcino.Mi lasciò la mano ed io la mossi ancora senza la necessità della sua guida. Rideva la nonna ed anche lo zio; il nonno ad un certo punto si mise una mano sopra al cazzo, che si contrasse alcune volte, e poi, il nonno, mascherando il suo stato, venne silenziosamente.Quella è stata la mia prima sega ad un uomo adulto. Il vecchio ...