1. 183 - Nonno e zio stuprano la nipote Giulia


    Data: 19/07/2019, Categorie: Etero Sesso di Gruppo Incesti Dominazione / BDSM Autoerotismo Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu

    ... rinfoderò il pene nei pantaloni e prendendo il bicchiere di vino in mano brindò alla salute di tutti. Mentre lui e io facevamo �cin-cin� lui mi sorrise e si sporse verso di me baciandomi sul bordo delle labbra.Dopo quel brindisi i due vegliardi decisero di andare a dormire e si allontanarono. Anch�io mi alzai per seguire il loro esempio, ma lo zio mi invitò a rimanere ancora un po�.�Giulia, vieniti a sedere vicino a me!!!! Così parliamo un pochino!!!��No grazie zio, preferisco andare a dormire�Lo salutai e senza nemmeno avvicinarmi a lui entrai in casa e subito mi catapultai in camera mia. Wowww, il nonno!!! Il primo mio giorno di vacanza avevo nientemeno che fatto una bella sega proprio al padre di mio padre!!!Mi tolsi il vestito e le mutande e mi infilai sotto le lenzuola. I pensieri che mi affollavano il cervello erano veramente tanti. La prima parola che mi veniva in mente era: Immorale!!La seconda invece era: Puttana!! La terza era: Maiale!!! Oh cavoli, avevo preso in mano il cazzo del nonno!!! Io, ragazza tutta casa e chiesa aveva masturbato il mio nonnino. Colui che quand�ero piccolina mi aveva tenuta sulle sue ginocchia facendomi giocare!!Certo che aveva un gran bel cazzo il nonno!!! Fortunata la nonna che se lo prendeva!!!Oddiooo, ma che cavoli stavo pensando, ero in preda alla più oscena farneticazione; ero completamente fuori di me!!Buttai via il lenzuolo, mi alzai, indossai l�accappatoio e me ne andai in bagno, chiusi a chiave la porta alle mie spalle e dopo ...
    ... avere buttato a terra l�unico indumento che indossavo, mi ficcai sotto la doccia, regolai l�acqua alla temperatura più fredda possibile e rimasi ferma a cercare di riordinare le idee.Uscii dopo un bel po� da sotto la doccia, mi asciugai e mi misi sulle spalle l�accappatoio chiudendolo sul davanti con una mano.Nonostante i pensieri confusi che avevo in testa, forse per merito del chianti, mi addormentai facilmente. Quando al mattino vidi la luce del sole filtrare tra gli scuri chiusi, guardai l�ora e mi accorsi che erano già le undici. Una emicrania diffusa mi tormentava il capo e le palpebre faticavano ad aprirsi del tutto. Mi ero presa una bella sbornia ed ora ne sopportavo le conseguenze. Mi vestii e scesi in cucina, la nonna, sempre amorevole, mi versò una tazza di latte e mi mise davanti un piatto con dei cantucci fatti in casa. Li inzuppai nel latte e mi complimentai con la mia nonnina per la loro bontà.Lei mi venne vicina e mi carezzò il viso con dolcezza infinita. Questo suo modo amabile di coccolarmi mi fece sentire ancora di più in colpa. Solo poche ore prima avevo fatto una sega a suo marito, che poi, particolare non trascurabile, era pure mio nonno.L�iniziativa era stata sua, ma io non mi ero tirata indietro, sarebbe bastato che mi alzassi da quella panca e che fingessi di dover andare in bagno e tutto sarebbe finito. Invece, la sua mano contro la mia affamata fighetta e quel suo cazzone fuori dai pantaloni mi avevano portata alla resa con estrema facilità. Decisi che ...
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