183 - Nonno e zio stuprano la nipote Giulia
Data: 19/07/2019,
Categorie:
Etero
Sesso di Gruppo
Incesti
Dominazione / BDSM
Autoerotismo
Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu
... fondo ad esso c�era il bagno. Aprii la porta, essa, nella parte bassa era costruita in legno scuro mentre nella parte alta vi era incastonato dentro ad una cornice ugualmente in legno scuro, un vetro smerigliato persin troppo trasparente.Entrai ed assaporai il profumo intenso del talco, tutto, anche in quella stanza da bagno, era rimasto come un tempo, la vasca da bagno, il grande box doccia con i cristalli tersi, il bidet, il water e due lavabo con su una enorme specchiera.Aprii il cesto della biancheria sporca e ci buttai dentro il mio perizoma, poi agganciai l�accappatoio all�appendino, regolai la temperatura dell�acqua e mi infilai sotto al tiepido getto. Mentre accarezzavo il mio corpo cospargendolo di profumatissimo bagno schiuma, guardai fuori dalla grande finestra, sul vetro trasparente, minuscoli rigagnoli di pioggia colavano verso il basso. Vidi le cime degli alberi agitarsi e resistere al vento mentre il cielo s�era fatto completamente nero e minaccioso. Un baleno illuminò e squarciò le nuvole e subito appresso un tuono roboante fece vibrare i vetri della finestra. Era piacevole sapere che a pochi metri da me, le forze della natura si stavano scatenando e io me ne stavo lì tranquilla sotto la doccia calda a massaggiarmi il corpo nudo.Quando mi facevo la doccia ed iniziavo ad insaponarmi voluttuosamente la pelle, quasi sempre finivo per masturbarmi; i miei diciotto anni mi spingevano a farlo, mi sentivo invadere da quelle che chiamano �le tempeste ormonali� ed in ...
... quei frangenti così intimi e privati, scaricavo le tensioni ed i desideri repressi, cogliendo l�attimo e approfittando di quella voluta solitudine. Lo feci anche in quella occasione, con le cosce appena divaricate, la mano sinistra ad impastarmi un seno e la destra a sfiorarmi il ventre, con quest�ultima lambii appena le ossa del bacino, scivolai poi sulla parte interna delle cosce, risalii verso la mia vagina, la carezzai a mano piena, poi, partendo dal basso, il mio dito medio si insinuò fra le labbra trovandovi calore ed umidità, esso si intrufolò per pochi secondi, all�interno della mia ancora vergine cavità, quindi sgusciò lentamente verso l�alto fino a sentire sotto al polpastrello la lieve protuberanza del mio clitoride. Non lo toccai direttamente, ci girai alcune volte attorno, poi, eccitata, lasciai quella parte eretta e scesi ancora fra le labbra dischiuse; divaricai di più le gambe e, piegandomi un poco in avanti, arrivai a toccarmi il perineo. Quel lembo di pelle, che separa l�ingresso anteriore da quello posteriore, era per me un punto estremamente erogeno e, durante le mie onanistiche perlustrazioni, non dimenticavo mai di sollecitare quell�anfratto così segreto e nascosto della mia intimità. Ad occhi chiusi, sentivo che le diverse parti del mio corpo mi restituivano ciascuna delle sensazioni differenti. Tornai con due dita sul cappuccio del clitoride, posai su di esso i polpastrelli del dito medio e dell�anulare, con essi sfiorai appena il minuscolo glande; ...