1. Il rientro da cecina


    Data: 20/07/2019, Categorie: Etero Autore: cuckold211, Fonte: Annunci69

    Quei due giorni di lontananza da Loredana li trascorsi come un sonnambulo, finché fui scosso dallo squillo del telefono a mezzo del quale mia moglie comunicava l'ora d'arrivo a Napoli. Ero sul binario ad attenderla e... eccola lì... più bella che mai.
    
    Appena mi vide, mi corse incontro e ci abbracciammo con il trasporto di chi non si vede da anni. Poi si staccò da me e disse: "Dai! Andiamo a casa... non vedo l'ora di raccontarti ogni cosa".
    
    In auto mi appoggiò la mano sinistra sulla patta, dicendo: "Come sta il mio tesoro?" ed io "Annaspa, perché sta disperatamente cercando di ritrovare il tepore della sua micetta che lo ha abbandonato".
    
    Ella continuava a massaggiare la protuberanza che avevo fra le gambe e premeva contro la stoffa dura dei jeans
    
    Giunti al casello autostradale, feci per toglierle la mano, ma lei insistette a tenerla lì dov'era, a dispetto del casellante che vide e le sorrise con evidente compiacimento.
    
    Ella sostenne lo sguardo e corrispose al sorriso con malcelata malizia.
    
    Quel suo comportamento era nuovo per me: mai, per il passato, era stata così sfrontata ed aveva sempre tenuto il contegno che si addice alle signore perbene.
    
    Le chiesi ragione ed ella rispose con assoluto candore: "Quando si ama, non è giusto nasconderlo, ma... anzi, è possibile che quella ostentazione solleciti a fare altrettanto".
    
    "Ma, tesoro mio, quel tuo gesto lo avrà fatto eccitare: non ti sapevo esibizionista" aggiunsi e lei in risposta:
    
    "Quindi?... ...
    ... Quando tornerà a casa, avrà desiderio di far l'amore con la moglie"
    
    "Forse... ma, intanto, quello si è eccitato per te"
    
    "E allora? Forse che a te dispiace?"
    
    "Assolutamente no... lo sai... ma, ripeto, non ti sapevo esibizionista e, poi, stai divagando dal discorso".
    
    Prese a parlarmi di Enrico, ricordandomi (vedi: Il toscano di Cecina) quando, in estate, di lui aveva detto che sembrava avesse due personalità: romantico e dolce, finché avevano ballato, e ardito e passionale, quando ebbe modo di averla nuda fra le braccia, tanto da averla presa quasi con brutalità, e concluse dicendo "Pensa, ad esempio, al dr. Jekill e Mr.
    
    Hyde", e riprese a raccontare.
    
    Appena giunta a Firenze, egli era lì ad aspettarmi: mi ha abbracciato e baciato a lungo, senza curarsi delle persone che ci passavano accanto sorprese dall'ardore che ci metteva. Poi mi ha condotto per mano al parcheggio e, da perfetto gentiluomo, mi ha aperto la portiera.
    
    Una volta al volante, ha preso la mia mano sinistra e se l'è messa sulla patta: ho avvertito subito il turgore della sua verga e, vergognosa, guardandomi attorno, gli ho detto:
    
    "Che fai? Sei impazzito? Se qualcuno ci vede?"
    
    "Buon per lui! Io non ho problemi e gradirei che anche tu non ne avessi"
    
    A quelle sue parole si inserì il mio pensiero: ecco da dove proveniva quel cambiamento di mia moglie; era stato lui a plagiarla.
    
    Effettivamente - continuò a raccontare Lory - non me ne importava granché e, se a lui piaceva così, perché non ...
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