1. Il rientro da cecina


    Data: 20/07/2019, Categorie: Etero Autore: cuckold211, Fonte: Annunci69

    ... giovane, incredulo, apparvero, in tutto il loro splendore, i miei globi sormontati da capezzoli duri, contornati da areole brune, che risaltavano su quelle pallide dune.
    
    Con un sorriso di circostanza, guardai verso il ragazzo e ricoprii il petto, dicendo:
    
    "Scusalo... mio marito, a volte, è come un bambino, uno zuzzurellone e non pensa che queste sue azioni possano scandalizzare".
    
    Al che il giovane: "Scandalizzare? Ma che dice, signora? Lei ha delle tette che sarebbe 'scandalo' non mostrarle e... scusi l'ardire... non immagina quanto mi piacerebbe titillare con la lingua quelle superbe fragole che ha voluto nascondere alla vista".
    
    Era quasi implorante l'espressione usata, per cui abbassai di nuovo il vestito; egli prese le mammelle con le mani e le omaggiò di tanti baci, leccate e succhiate ai capezzoli. Si era tirato il fallo fuori dai pantaloni per masturbarsi, ma quell'operazione mi avrebbe sottratto il piacere che provavo, così gli dissi:
    
    "Continua pure come stavi facendo... a lui, penso io"; bastarono pochi va e vieni che mi scoppiò in mano.
    
    Enrico aveva uno sguardo estasiato... mi guardava con il desiderio che leggo nei tuoi occhi, quando assisti a qualche mia performance. Eravamo talmente eccitati che non potevamo proprio permetterci di proseguire il viaggio. Così decidemmo di prendere una camera lì, nell'agriturismo, per calmare i bollenti spiriti che avevano raggiunto livelli insopportabili.
    
    Appena in camera volevo servirmi della toilette per ...
    ... darmi una rinfrescata, ma Enrico me lo impedì; mi strappò via gli slip e prese a leccarmela con la furia dettata dalla lussuria, quasi fosse una leccornia da gustare subito, per tema che qualcuno potesse portargliela via.
    
    Non ce la facevo più... lo volevo dentro di me e glielo dissi: "Dai! Prendimi e fammi godere tanto, che è ciò che mi ha raccomandato mio marito".
    
    Finalmente lo sentii entrare e riempirmi fin in fondo all'utero; accompagnai quella penetrazione con un lungo mugolio di soddisfazione; mi sentivo completamente riempita da quel fallo come lo ricordavo da quella lontana sera d'estate; emisi tanti gridolini di piacere e gli piazzai le mani sulle chiappe, artigliandole con le unghie in una stretta bestiale.
    
    Probabilmente avevo gli occhi estatici, durante quella copula, quando Enrico se ne uscì con questa frase:
    
    "Niente male il cameriere, vero?"
    
    "Oh, sì, mi è piaciuto da subito e tu?... che figura mi hai fatto fare! Mettergli le mie mammelle sotto gli occhi... sei porco quasi quanto mio marito..."
    
    "E' quello che volevo sentirti dire, mia adorata... dobbiamo festeggiare..." si fermò, prese la cornetta del telefono e chiese che ci fosse portata una bottiglia di spumante.
    
    Riprese a cavalcarmi con irruenza; non ricordo: avevo forse goduto già 3 o 4 volte, quando sentii bussare alla porta.
    
    "Non muoverti da questa posizione, né permetterti di coprirti!" intimò Enrico con fare autoritario.
    
    Andò ad aprire; in camera entrò il cameriere di poco prima, cui ...
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