1. 29. LA SEGRETARIA


    Data: 20/07/2019, Categorie: Etero Dominazione / BDSM Autore: tigrotta, Fonte: RaccontiMilu

    ... rimandando; il mio culo era bordeaux e ricoperto di ecchimosi. Ancor di più mi aveva sorpresa la mia reazione a quella violenza gratuita. Il fatto che lui mi avesse punita e si fosse esaltato mentre lo faceva, mi aveva eccitata e mi aveva dato una sferzata di adrenalina.Gli episodi si erano sporadicamente ripetuti. Io sbagliavo, spesso di proposito, a battere le lettere, e lui mi faceva piegare sulla scrivania colpendomi ripetutamente il sedere con le sue mani forti. Io ero sempre più eccitata ed assecondavo i suoi colpi, inarcando la schiena il più possibile ed offrendogli compiaciuta il mio culo. Ad ogni sferzata sentivo una fitta di piacere che mi pervadeva il corpo, come una scossa elettrica. Mi stavo assuefacendo a quella pratica, stavo diventando dipendente dal suo modo di comandarmi e di imporsi. Oltretutto una mattina, mi aveva parlato come mai nessuno aveva fatto, dicendomi che mi aveva vista ferirmi quel giorno in ufficio; non mi aveva chiesto spiegazioni, non mi aveva giudicata, mi aveva solo fatto promettere che non lo avrei mai più fatto. Ormai nella mia mente esistevano solo lui ed il potere che lui esercitava su di me. Gli telefonavo persino la domenica per farmi dare un comando qualsiasi che io eseguivo alla perfezione, bagnandomi per l�eccitazione.Un giorno mia madre mi aveva convinta ad accettare l�invito a cena di un mio ex compagno del liceo. Malvolentieri mi ero preparata ed ero uscita con lui. La serata era stata tranquilla: niente colpo di fulmine, ...
    ... niente scintille, niente eccitazione. Lui mi aveva baciata castamente ed io avevo ricambiato in maniera incolore. Durante tutta la cena non avevo fatto altro che pensare a lui, al mio avvocato, alle sue mani che mi colpivano pesantemente il culo, alla sua forza ed ai nostri sospiri. Salita in camera mia, non avevo potuto fare a meno di masturbarmi, pensando a lui ed a tutte le sensazioni che mi stava regalando. Nella mia mente avevo rivissuto le mie sensazioni, la mia voglia di essere sbattuta e scopata da lui su quella scrivania.� Sì, Edward, voglio essere la tua segretaria, voglio esserlo per sempre, sono tua, Edward��Quella sera nel mio letto mi ero toccata con furore, mi ero toccata come mi sarebbe piaciuto che avesse già fatto lui. Ma lui non mi aveva mai scopata, non era mai andato oltre le sculacciate.Erano passate un paio di settimane da quella serata ed il mio avvocato era cambiato. Non mi aveva più ripresa e rimproverata per gli errori di battitura che io ripetevo appositamente perché lui si accorgesse di me. Anche il mio abbigliamento ed il mio atteggiamento erano ammiccanti, ma lui pareva non vedermi nemmeno. Non sapevo più che cosa fare per attirare la sua attenzione. Mi mancava. Mi mancava pazzamente, ero in astinenza. Dal suo ufficio avevo spesso sentito provenire strani rumori e gemiti. Incuriosita, avevo socchiuso leggermente la porta e lo avevo visto mentre si dedicava a faticosi esercizi ginnici.Un pomeriggio mi aveva chiamata con l�interfono, chiedendomi di ...
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