1. 29. LA SEGRETARIA


    Data: 20/07/2019, Categorie: Etero Dominazione / BDSM Autore: tigrotta, Fonte: RaccontiMilu

    ... aspettavo un rimprovero, non certo un elenco così dettagliato delle mie mancanze. Non mi era restato che scusarmi umilmente per ogni cosa.� Le do un�altra possibilità, Liv. Scriva nuovamente questa lettera e me la riporti tra venti minuti!�Ero uscita dal suo ufficio con le lacrime agli occhi, stringendo il foglio nella morsa del mio pugno. Avevo bisogno di ferirmi e di punirmi, per superare quel senso di impotenza e di frustrazione.Dal cassetto avevo preso il temperino, mi ero sollevata la gonna oltre il ginocchio e mi ero affondata la lama nella carne. Una leggera smorfia di dolore ed era tutto finito.Non mi ero però accorta che Edward mi aveva spiata ed aveva assistito a quel gesto inconsulto.Avevo cercato di battere la lettera richiesta nel minor tempo possibile, ma l�agitazione che mi smuoveva dentro rendeva piuttosto arduo il compito. Nonostante tutto, dopo venti minuti mi trovavo nel suo ufficio. Con aria severa, il signor Grey aveva analizzando lo scritto, mentre io mi ero sentita una timida studentessa sotto esame. Dal cassetto dello scrittoio, Edward aveva tirato fuori un pennarello rosso ed aveva cerchiato un evidente errore di battitura. Ero convinta che sarebbe finita lì, ero certa che lui mi avrebbe licenziata senza troppi preamboli. Il suo sguardo era torvo e severo.� Liv, si avvicini, appoggi i gomiti sulla scrivania e si chini il più possibile per leggere la lettera!�Il suo era stato un ordine perentorio, di cui io avevo stentato a trovare il senso.� ...
    ... Come?�� Si chini sulla scrivania e legga quella maledetta lettera!!!�Non mi era rimasto che ubbidire. Come un automa, avevo appoggiato gli avambracci sul piano dello scrittorio ed avevo cominciato a legger la lettera sottovoce.� A voce più alta, sia decisa!�Aveva incalzato lui. Avevo aumentato il volume della mia voce, cercando di apparire il più convincente possibile. Poi, improvvisa come un fulmine a ciel sereno, avevo sentito la fitta lancinante di una sculacciata sul sedere. Lui aveva cominciato a riempirmi le natiche di violenti scappellotti.� Non si fermi, legga!�Aveva urlato lui, col tono alterato dall�eccitazione. Dal canto mio, avevo proseguito nella lettura, guaendo ed ansimando come una cagna sotto i suoi colpi. Non ero riuscita a distinguere il piacere dal dolore: erano tutt�uno, mentre la mia fica si era bagnata sempre di più ad ogni sculacciata, tanto da rendermi difficile il proseguo della lettura.� Ancora, la legga ancora!�E di nuovo le sue percosse, di nuovo quel misto di dolore e di eccitazione.Poi, tutto d�un tratto, l�avvocato si era ricomposto e aveva smesso di prendermi a sculacciate.� Può andare, spero che d�ora in poi vorrà limitare quanto più possibile gli errori di battitura!�� C-certo, signore.�Avevo risposto io, ancora scossa dall�accaduto.Rapidamente ero uscita dal suo ufficio e mi ero chiusa nel bagno. Mi ero sollevata la gonna fino alla vita e mi ero abbassata il collant e gli slip. Avevo stentato a focalizzare il riflesso che lo specchio mi stava ...
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